Ieri nuovo episodio di violenza tra immigrati
PESCARA – Ennesimo episodio di violenza ieri pomeriggio a Pescara tra via Ilaria Alpi e via Tigno, zona Rancitelli, tra immigrati nigeriani e senegalesi.
“Discutevano animatamente e si ricorrevano armati di coltello”, riferisce un abitante del quartiere, oramai esasperato come gli altri dopo le tante segnalazioni e denunce avanzate, senza alcun esito.
L’antefatto sarebbe stato un matrimonio celebrato nella vicina Chiesa evangelica nigeriana, i cui festeggiamenti si sono poi svolti all’aperto nel parco pubblico adiacente il quartiere.
“Uno scenario indecente, quello a cui abbiamo assistito – riferiscono i residenti – bivaccamenti, schiamazzi, persone ubriache, chi faceva i propri bisogni fisiologici nei giardini pubblici, e tanta sporcizia lasciata li”.
E proprio durante i festeggiamenti degli sposi sarebbe esplosa la discussone tra alcuni immigrati.
“E’ noto che tra senegalesi e nigeriani non corra buon sangue – raccontano altri residenti – e spesso infatti assistiamo a discussioni animate, a qualsiasi ora del giorno e della notte. Già altre volte abbiamo osservato episodi di violenza, ma ieri abbiamo temuto il peggio quando durante la lite sono spuntati anche i coltelli e con fare aggressivo si rincorrevano nel parco”.
Una situazione, oramai non più sostenibile per gli abitanti della zona che anche ieri hanno chiesto aiuto alle forza dell’ordine. Tante le denunce presentate ed i solleciti effettuati presso le autorità competenti.
“ Ma la situazione non fa altro che peggiorare – rimarcano – qui sta diventando un campo profughi all’aperto. Non basta aver reso il palazzo dove vivono completamente indecoroso. Una struttura che, tra l’altro, andrebbe messa in sicurezza per il bene di tutti. Balconi fatiscenti, tetto in amianto, numerose bombole del gas esposte sui terrazzini, ed ascensore fuori uso a causa di un incendio in cui rimase ustionato un ragazzo immigrato. Per non parlare delle visite diurne e notturne di tossicodipendenti locali che entrano ed escono in alcune di queste abitazioni. In tutto ciò, vediamo un furgone della Caritas scaricare letti e divani”.
I residenti hanno tenuto poi a sottolineare che non si tratta di discriminazione.
“Siamo stanchi di vivere in queste condizioni, subire prepotenze ed anche di essere definiti razzisti. Non siamo razzisti, e lo possono testimoniare alcuni immigrati rispettosi e rispettabili. Purtroppo non ci sono solo loro e noi pretendiamo interventi concreti e di riappropriarci della nostra tranquillità”.
“Abbiamo l’attenzione puntata su Rancitelli, come su altre zone ad alto rischio – ha dichiarato il capogruppo in Consiglio regionale di Fratelli d’Italia, Guerino Testa – all’ultimo sopralluogo del presidente Marsilio, seguiranno – garantisce – provvedimenti ed azioni mirate su sicurezza, illegalità e sano sviluppo del territorio”.