I consiglieri di Forza Italia:”su 54 scuole di competenza comunale gli studi di vulnerabilità sono stati già eseguiti solo su 15 edifici
PESCARA – Si è riunita ieri la Commissione Edilizia scolastica del Comune di Pescara, richiesta con urgenza dai consiglieri di Forza Italia Vincenzo D’Incecco, Marcello Antonelli e Fabrizio Rapposelli, presenti a tale seduta.Hanno partecipato anche l’assessore delegato Giacomo Cuzzi e l’ingegner Marco Polce.
E’ emerso dalla discussione un quadro preoccupante in quanto su 54 edifici scolastici di competenza comunale, sino a oggi solo 15 sono stati sottoposti a studi di vulnerabilità sismica, altri 5 verranno sottoposti a studio tra il 2017-2018, le altre 34 scuole non avranno nulla.
Non solo:
su 54 edifici, solo uno, la scuola elementare di via Cavour, è stato sottoposto agli interventi di messa in sicurezza previsti dalla legge superando l’indice dell’1 per cento. Le altre no.
Forza Italia chiede che la giunta Alessandrini stanzi almeno 400 mila euro dell’avanzo di amministrazione per l’immediata esecuzione degli studi di vulnerabilità sismica su tutte le scuole e ipotizza un accordo con l’Ordine degli Ingegneri per l’abbattimento dei costi.
“Abbiamo chiesto di fare chiarezza sui numeri per capire qual è la situazione di sicurezza delle scuole cittadine di competenza comunale, peraltro aderendo alla campagna di sensibilizzazione promossa da ‘Il Centro’, e per individuare le urgenze, al fine di garantire la sicurezza degli studenti e dare tranquillità alle famiglie, ma quanto emerso in Commissione è spaventoso – ha spiegato il consigliere D’Incecco -.
La priorità è ovviamente quella di redigere gli studi di vulnerabilità sismica degli edifici, studi che sono propedeutici per individuare gli interventi necessari di adeguamento delle strutture scolastiche.
A oggi, come ci hanno riferito in Commissione l’assessore Cuzzi e l’ingegner Polce, su 54 scuole di competenza comunale, tali studi sono stati già eseguiti solo su 15 edifici.
Oggi per effettuare lo studio su tutte le altre scuole servirebbero circa 407mila euro complessivi, ma nella manovra di utilizzo dell’avanzo di amministrazione rimanente in cassa, 2milioni 100 mila euro sugli 8milioni e mezzo di euro originari, il sindaco Alessandrini ha deciso di destinare alla vulnerabilità sismica delle scuole solo 100mila euro.
Tale somma è utile a coprire gli studi solo su 5 Istituti, ovvero gli edifici di piazza dei Grue, via Monte Siella-quartiere San Giuseppe, Borgo Marino nord-via Puccini, via Gioberti e via Salara Vecchia, dove ci sono sia la materna ‘Andersen’ che le elementari ‘Rodari’.
Questo significa che per le altre 34 scuole di competenza comunale non saremo mai in grado di dare a un genitore un certificato di vulnerabilità sismica, ossia un minimo di certezza sulla sicurezza della struttura in cui studiano i suoi figli.
Ma non basta, il peggio deve ancora venire:
delle 15 scuole monitorate con gli studi di vulnerabilità, solo 4 sono state sottoposte a interventi di ‘miglioramento sismico’ che però non è ‘l’adeguamento sismico’ previsto dalla legge.
Con quelle ‘migliorie’ le scuole avrebbero raggiunto un indice di sicurezza dello 0,8 per cento, ovvero l’80 per cento. Solo una scuola, le elementari di via Cavour, dove le indagini avevano evidenziato l’utilizzo di cemento di pessima qualità in fase di costruzione negli anni ‘70, ha avuto l’adeguamento sismico, raggiungendo oggi l’indice dell’1 per cento di sicurezza a fronte di un terremoto.
E tale quadro è assurdo, oltre che inaccettabile, ricordando che sindaco Alessandrini e assessore Cuzzi stanno disattendendo il preciso impegno assunto a febbraio scorso, in fase di ratifica del bilancio di previsione in Consiglio comunale.
In quella occasione l’aula stessa ha approvato una mozione in cui chiedeva di destinare un’ampia parte dell’avanzo di amministrazione di 8 milioni e mezzo di euro proprio per la redazione degli studi di vulnerabilità sismica.
Ed è ancora più assurdo se pensiamo che per completare tutti gli studi oggi servirebbero solo altri 407 mila euro, che ci sono, ma verranno usati per rifare via Verrino o per comprare i nuovi computer per gli uffici comunali”.
“L’assessore Cuzzi, che ha ereditato la delega dall’assessore Di Iacovo – ha commentato il consigliere Rapposelli – ha fatto emergere oggi la totale assenza del suo predecessore che nei primi due anni e mezzo di amministrazione non ha fatto nulla nell’edilizia scolastica, visto che gli unici cantieri aperti, finanziati o avviati sono quelli ereditati dal centro-destra, in via Rubicone come a San Silvestro colle, e poi via Milano, via Cavour e la media Pascoli in via Roma.
Oggi scopriamo che per effettuare lavori di adeguamento sismico in tutte le 53 scuole rimaste in sospeso occorrerebbero 76 milioni di euro
che ovviamente il Comune non ha, che non sta cercando di farsi co-finanziare da Roma, ma soprattutto l’assessore Cuzzi ha candidamente ammesso di non avere neanche uno studio programmatorio da oggi alla fine della consiliatura per gli interventi più urgenti da fare.
In compenso oggi abbiamo scoperto che il Comune ha autorizzato la presenza di 210 studenti del Liceo Scientifico ‘Da Vinci’ nell’edificio di piazza dei Grue per il quale non c’è neanche lo studio di vulnerabilità sismica, dunque saranno gli stessi studenti, con banchi, cattedre e armadi a fare personalmente le ‘prove di carico’ dei solai”.
“E’ chiaro che per l’ennesima volta la giunta Alessandrini sta navigando a vista su un tema che non ammette errori perché si parla della sicurezza dei nostri ragazzi, a partire dai bambini – ha detto il Capogruppo Antonelli -.
Per questa ragione ho chiesto alla Commissione di convocare subito un incontro con l’Ordine degli Ingegneri per valutare insieme la possibilità di stipulare una convenzione con la quale, abbattendo i costi e mettendo a disposizione del Comune le migliori professionalità, si riescano a velocizzare le procedure per l’esecuzione degli Studi di vulnerabilità sismica che sono essenziali per capire quali scuole presentano reali emergenze e stabilire anche una scala di priorità di intervento strutturale.
In caso contrario, anche dire che servono 76 milioni di euro per interventi su tutti gli edifici significa parlare di aria fritta, sparare numeri senza alcun riscontro o fondamento pratico. Nel frattempo chiediamo di nuovo al sindaco Alessandrini di cambiare la manovra di bilancio in atto, stanziando per gli studi non 100 mila euro, ma i 407 mila euro realmente necessari per coprire tutte le 49 scuole di Pescara in attesa, rispettando la volontà del Consiglio comunale e l’impegno da lui stesso assunto”.