“Nel pieno della Fase 1 dell’emergenza, abbiamo sognato questa giornata come fosse un miraggio – ha ricordato il Presidente Sospiri -, eppure mai, anche durante le nostre notti insonni, abbiamo dubitato che pure ce l’avremmo fatta a contrastare un male oscuro, un virus, che ci ha fatto paura, ma dinanzi al quale non abbiamo mai fatto un passo indietro. Abbiamo atteso in silenzio e con trepidazione il giorno del contagio zero e finalmente ci siamo: oggi a livello regionale sono stati registrati solo 7 casi in più rispetto a ieri su 1.260 tamponi analizzati, ma soprattutto dei 7 casi nessuno afferisce alla Asl di Pescara. Quindi siamo al primo giorno a zero contagi, e per questo dobbiamo dire grazie ai nostri operatori sanitari che stanno continuando a lavorare in modo straordinario e con passione anche nella Fase II, senza mai allentare l’attenzione né abbassare la guardia.
Dobbiamo ringraziare coloro che sono deputati a fare le scelte più difficili, dal Governatore Marsilio a tutti i sindaci. E dobbiamo senza dubbio ringraziare i pescaresi che hanno rispettato le regole e oggi lo sappiamo: hanno saputo restare a casa, anche senza incontrare né vedere figli, genitori, nipoti, amici cari, pur di proteggere sè stessi e gli altri, i propri cari. Hanno saputo essere solidali con il proprio vicino, aiutando chi ne aveva più bisogno ed era solo. Hanno saputo dimostrare diligenza, rigore, per due mesi, per prepararsi a ricominciare il nostro cammino di vita che gradualmente dovrà ricondurci alla conquista della normalità, della quotidianità. Ma soprattutto il risultato odierno dimostra che qualunque scelta operata dall’amministrazione comunale e dal governo regionale è stata lungamente ponderata, pensata, approfondita e progettata.
Ricordo quanti hanno lanciato strali e accuse a fronte della riapertura al passeggio del lungomare lo scorso primo maggio, una prima apertura che dopo 18 giorni non ha causato nessuno dei drammi profetizzati. Ovviamente – ha rimarcato il Presidente Sospiri – il dato odierno non deve far calare l’asticella dell’attenzione. La guerra non è vinta, il Covid-19 non è scomparso ma purtroppo è ancora tra noi, dobbiamo continuare a combattere accanto ai nostri sanitari, procedendo a piccoli passi e isolando chi viola le norme, chi non rispetta le regole, dimostrando assenza di rispetto nei confronti della comunità, ma comunque ricominciando a guardare il futuro”.
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