Messo in sicurezza rifiuto a rischio abbandonato su via Regina Elena. Marchegiani: “Azione portata a termine grazie a segnalazione e monitoraggio”
PESCARA – L’Assessore alla Qualità Ambientale del Comune di Pescara,Paola Marchegiani ha reso noto che ieri mattina è stato rinvenuto un contenitore abbandonato per strada,una piccola cisterna per acqua messa in sicurezza da una ditta specializzata perché potrebbe contenere amianto.
L’abilità che hanno coloro che notte tempo depositano rifiuti più o meno ingombranti,più o meno pericolosi in ogni angolo delle città ,nei prati,nei boschi è “magistrale” .Questi individui oltre ad arrecare danno all’ambiente, producono un danno economico, perché i lavori di bonifica hanno un costo che ricade sull’intera comunità.
L’abbandono dei rifiuti é un reato, ma la convinzione di rimanere impuniti rende più forti e sempre più “delinquenti” coloro che lo praticano.Le discariche abusive abbondano dei più disparati materiali e oggetti : dal materasso al televisore ,dai copertoni ai rifiuti industriali in una escalation di pericolosità per la salute dell’uomo e dell’ambiente .L’imperativo è prevenire ,ma laddove l’ignoranza degli inquinatori è crassa,abissale bisognerebbe controllare rigidamente e sanzionare, anche pesantemente chi contravviene alle regole sapendo o non sapendo di trasgredire.Tornando a quanto accaduto nel centro di Pescara ha spiegato Marchegiani:
“Una volta ricevuta la segnalazione di un recipiente abbandonato accanto a un cassonetto fra via Regina Elena e via Mazzini è intervenuta una pattuglia del Nucleo Ambiente della Polizia Municipale allertata anche dalla segreteria del Sindaco, al comando del maggiore Piera D’Emilio che ha messo in sicurezza la zona per segnalare l’oggetto, in attesa dell’arrivo della ditta specializzata in rimozione di materiale contenente amianto.
Ha agito la ditta Pavin di Sulmona, allertata dal Servizio di Energia e Ambiente del Comune di Pescara che ha cauterizzato la zona e il rifiuto in questione. Sarà ora la procedura speciale in sinergia con la Asl a stabilire se nel materiale c’è amianto e smaltirlo di conseguenza.La messa in sicurezza è stata tempestiva, poco dopo aver ricevuto la segnalazione che ci ha consentito di poter agire al meglio in breve tempo”.