La seduta annuale plenaria del Consiglio regionale degli abruzzesi nel mondo si svolgerà fino a mercoledì prossimo
PESCARA – Si svolgerà a Pescara, a partire da domani 16 ottobre fino a mercoledì, la seduta annuale plenaria del Consiglio regionale degli abruzzesi nel mondo (Cram). L’iniziativa ed il relativo programma sono stati presentati ieri nel corso di una conferenza stampa dal presidente del Cram, Mauro Febbo, e dai consiglieri, Franco Caramanico, Antonio Prospero e Ricardo Chiavaroli.
Ha dichiarato Febbo:
è indubbio che si debba porre in relazione il grande risultato dell’export abruzzese dei prodotti agroalimentari ed enogastronimici con il ruolo giocato dai nostri corregionali all’estero. Gli emigrati all’estero, numericamente consistenti, si tratta di un milione e 200 mila abruzzesi nel mondo, e socialmente attivi, hanno svolto e continuano a svolgeere un ruolo naturale di ambasciatori dei prodotti abruzzesi. Per questo nonostante le ristrettezze finanziarie ed i tagli sarebbe auspicabile un maggiore sforzo per sostenere l’associazionismo estero.
Il consigliere, Franco Caramanico, ha evidenziato l’aspetto sociale delle attività delle associazioni e
l’intensità del legame dei nostri corregionali all’estero con la nostra regione, manifestato in modo chiaro ed esemplare nella tragedia del sisma aquilano.
Ha esordito Antonio Prospero:
per la prima volta parteciperanno alla seduta annuale plenaria del Cram anche i prensidenti delle associaziooni di abruzzesi in Italia e, proprio a rimarcare il taglio di concretezza che abbiamo inteso dare a quest’appuntamento va intesa anche la presenza nelle sedute di lavoro degli assessori al Turismo, allo Sviluppo economico, all’agricoltura e del presidente delle camere di commercio estero.
Il consigliere Riccardo Chiavaroli ha invece anticipato, puntualizzando l’aspetto di internazionalizzaione delle relazioni ipotizzabile tra il mercato tipico e di qualità abruzzese e le associazioni all’estero, la firma di un protocollo d’intesa tra il Cram e i Comitati di emigrati
affinché in tutte le attività di promozione della Regione Abruzzo si istituzionalizzi il ruolo degli abruzzesi all’estero quali anmbasciatori e promotori dei prodotti made in Abruzzo.Fondamentale, secondo Chiavaroli, è recuperare anche il rapporto con le seconde e terze generazioni in questa prospettiva.
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