Ammonta a 12 milioni di euro la somma che il maxi emendamento al decreto sviluppo approvato in Senato ha destinato al porto di Pescara
PESCARA – Durante una conferenza stampa svoltasi ieri è stato fatto il punto della situazione relativa al dragaggio del porto canale di Pescara.Presenti il presidente della Regione Gianni Chiodi, il presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa, il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia e il senatore Andrea Pastore, uno dei promotori delle misure in favore di Pescara. E’ unanime la soddisfazione di Comune, Provincia e Regione per i 12 milioni di euro che il maxi emendamento al decreto sviluppo approvato in Senato ha destinato al porto di Pescara, per finanziare il dragaggio (9 milioni) e indennizzare la marineria (3 milioni di euro). Ora si attende la consegna e l’inizio dei lavori: la prima dovrebbe avvenire lunedì e la seconda prima di Natale, stando alle informazioni arrivate dal ministero alle Infrastrutture e dal Provveditorato alle opere pubbliche che ha promosso il bando per rimuovere 200mila metri cubi di materiale.
“Abbiamo dimostrato dal primo giorno senso di responsabilità e impegno sulla vicenda del porto – ha detto Testa. La Regione ha sopportato uno sforzo finanziario notevole e i senatori abruzzesi hanno impresso una svolta importante, il che vuol dire che il lavoro portato avanti sottotraccia ha portato i suoi frutti. Mi auguro che con la consegna dei lavori e con l’arrivo di queste somme si possa scrivere una pagina nuova nella lunga vicenda della chiusura del porto. Di certo si può dire che la politica ha scritto una pagina positiva per la nostra regione e ringraziamo il Governo per quanto ha fatto”. Testa ha ricordato di aver chiesto uno stanziamento anche per gli operatori delle imprese di servizi portuali e ha annunciato che su questo fronte l’impegno non viene meno ma a tal proposito Pastore ha spiegato che se fossero state “inserite anche altre categorie tra i beneficiari degli indennizzi si sarebbero create situazioni di incertezza e farraginosità che potevano mettere in forse la postazione in bilancio di questa cifre” per cui si è deciso di evitare, in Commissione. Ma, ha aggiunto“se ci sarà la possibilità di ottenere nella legge di stabilità stanziamenti per altre categorie che hanno subito danni dal mancato dragaggio, sarà fatto, sperando che ci sia un esito positivo”. Pastore ha sottolineato poi “l’unita bipartisan” che si è creata su questa misura per cui “il significato politico” del provvedimento è evidente come è evidente che la questione è di “rilevanza nazionale”. Mascia si è augurato di “vedere la luce in fondo al tunnel che è stato lungo quasi due anni” e ha voluto evidenziare “l’atteggiamento di collaborazione” tra centrodestra e centrosinistra che sarebbe opportuno sempre, per la città, ma purtroppo qualcuno “preferisce fare sempre polemica”. Il primo cittadino ha ricordato lo “sforzo economico” di tutti gli enti e il “sostegno costante della Regione e del presidente Chiodi”.
“Sono contento – ha commentato Chiodi – della soluzione positiva della vicenda. Ora noi, come parte politica, abbiamo completato il nostro lavoro. Lo Stato, finalmente, ha fatto la sua parte per il porto e ha messo una buona parte delle risorse. La Regione Abruzzo, pur non dovendolo fare, ha fatto il massimo che poteva per far funzionare questo scalo, nell’interesse di tutti i cittadini. Purtroppo non è finita qui: c’è un’altra sfida e cioè mettere il porto in condizione di non essere più così costoso per la collettività” – ha concluso.