PESCARA – Raggiunta ieri in Consiglio comunale a Pescara l’intesa tra maggioranza di centro-destra e consiglieri della minoranza di centro-sinistra per l’approvazione della delibera di rivisitazione delle aliquote Imu approvata con 31 voti favorevoli e 1 astenuto. Un’intesa pari all’individuazione di 1milione 600mila euro di tagli su bilancio, in aggiunta a 1milione già individuato dalla sola maggioranza, e comprensivo dei 147mila 483,15 euro presi dal canone della società Pescara Parcheggi.Il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia ha così commentato l’approvazione di tale delibera:
ai contribuenti pescaresi abbiamo garantito l’Imu più bassa d’Italia: appena 3,5 per mille anziché 4 per mille sull’abitazione principale; 10,25 per mille, anziché 10,6 per mille, sulle seconde abitazioni; 5,8 per mille sulle case Ater. E’ questo lo straordinario risultato raggiunto oggi dal Consiglio comunale, l’unico che conta nell’esclusivo interesse del territorio, e devo ringraziare tutti gli uffici che hanno lavorato per notte e giorno per tagliare e sforbiciare le voci di bilancio, comprese le indennità di risultato spettanti ai dirigenti. Ora mi attendo la stessa assunzione di responsabilità da parte della minoranza rispetto alle ultime manovre di bilancio strategiche previste sino a fine anno, ossia la salvaguardia degli equilibri di bilancio e l’assestamento di bilancio, che andranno in Consiglio entro fine novembre, e che ugualmente sono state redatte all’insegna di quella sobrietà che necessariamente ci deve caratterizzare in un momento storico particolarmente difficile per il Paese.
Ancora una volta, in mattinata, la seduta del Consiglio comunale si è aperta, per poi passare a un’immediata sospensione dei lavori nell’attesa che l’Ufficio Ragioneria individuasse gli ultimi possibili tagli sul bilancio utili a reperire gli altri 400mila euro richiesti dalla minoranza dopo i 2milioni 200mila euro già individuati nella giornata di ieri. Poco dopo le 12 il ritorno in aula per ufficializzare l’intesa raggiunta e approvare la delibera.
Ha annunciato il sindaco:
la maggioranza aveva elaborato, agli inizi di ottobre, una proposta di modifica delle aliquote Imu vigenti, preparando una bozza di lavoro che già prevedeva la riduzione dell’Imu sull’abitazione principale, e alcune modifiche sulla calibratura originaria che ha costituito un ottimo viatico su cui lavorare predisponendo le condizioni per consentirci di dire che, indiscutibilmente, Pescara è probabilmente la città in cui si paga l’Imu più bassa d’Italia, con un notevole impatto sociale e territoriale. E il risultato raggiunto è una medaglia che il Consiglio comunale oggi può attaccarsi al petto. Da quella bozza della maggioranza è partito il confronto, il metodo che ci ha permesso di raggiungere un risultato storico per la città. Ora, tra qualche giorno, si aprirà la partita dei provvedimenti finanziari di fine anno, per i quali mi auguro che vada in onda lo stesso senso di responsabilità: in realtà oggi avevamo chiesto alla minoranza di sottoscrivere un documento che non ha contenuti segreti, molto semplicemente nell’atto si stabiliva con le opposizioni di procedere, entro novembre, all’approvazione degli altri provvedimenti finanziari senza un atteggiamento ostruzionistico, ovvero nel documento, che chiedevamo di firmare ai capigruppo, si ‘garantiva reciprocamente la condivisione sulle aliquote Imu, come rimodulate nell’emendamento-subemendamento presentato in Consiglio comunale; la condivisione della proposta di deliberazione avente ad oggetto gli equilibri-assestamento di bilancio che la struttura del Settore Ragioneria-Economato farà pervenire in Consiglio comunale entro il mese di novembre 2012 con la relativa variazione di bilancio’. Si è ritenuto di non sottoscrivere il documento perché si è voluto dare fiducia e credere nel meccanismo per cui maggioranza e minoranza si confronteranno senza però che si determinino sedute e sedute di Consiglio comunale con il ritardo di atti che sono propedeutici al funzionamento della città. Oggi abbiamo dimostrato che Pescara è una delle città più virtuose d’Italia e con le tasse più basse.
Nella rimodulazione dell’Imu si sono fissate le seguenti aliquote: 3,5 per mille, anzichè 4 per mille, sull’abitazione principale e relative pertinenze, una per ciascuna categoria C/2, C/6 e C/7; aliquota ridotta al 3 per mille per le unità immobiliari adibite ad abitazione principale gravate da un mutuo o possedute da nuclei familiari con un reddito complessivo Isee non superiore ai 20mila euro in cui sia presente una persona portatrice di handicap con diritto di accompagnamento. Aliquota al 10,25 per mille, anziché 10,6 per mille, per le seconde case e per le aree edificabili; confermate ancora le aliquote ridotte al 7,6 per mille per le unità immobiliari concesse in locazione a canone concordato; per le unità immobiliari adibite ad abitazione e concesse in uso gratuito dal possessore ai suoi parenti in linea retta di primo grado, dunque genitore-figlio o figlio-genitore; per le unità immobiliari strumentali censite nelle categorie C/1, C/2 e C/3 utilizzate per l’esercizio dell’attività d’impresa. L’unica eccezione è quella inerente le unità immobiliari classificate nella categoria catastale A/10 utilizzate direttamente dal proprietario per l’espletamento delle proprie attività professionali, a condizione che lo stesso abbia residenza anagrafica e la dimora abituale al Comune di Pescara, e che passa dall’8,6 per mille al 9,6 per mille. Infine introdotta l’aliquota agevolata al 7,6 per mille per le unità immobiliari destinate allo svolgimento di attività cinematografiche e teatrali; confermata l’aliquota al 5,8 per mille per le unità immobiliari Ater e per le unità immobiliari delle cooperative edilizie a proprietà indivisa assegnate ai soci che li adibiscono ad abitazione principale; 2 per mille per i fabbricati rurali a uso strumentale, come stalle o depositi attrezzi. Tali variazioni dovrebbero garantire alle casse comunali un introito pari a 38milioni 200mila euro, anziché 39milioni 800 mila euro. Per reperire la somma di 1milione 600mila euro necessario per l’accordo con la minoranza, oltre ai tagli già previsti sul bilancio dalla maggioranza per 1milione di euro, sono state eseguite le seguenti ‘sforbiciate’ nei seguenti capitoli: 2milioni 516,85 euro su spese di funzionamento per il Settore Gabinetto; 5mila euro spese per la promozione dell’immagine della città; 5mila euro su spese per servizi di comunicazione istituzionale; 5mila euro sulle attività della Commissione comunale per le Pari Opportunità; 1.500 euro su promozione Immagine della città di Pescara; mille euro spese su contributo quota associativa Major Cities of Europe e altri; mille euro contributi per adesione a iniziative nazionali e comunitarie; 150mila euro fondo per il finanziamento retribuzione di posizione e di risultato ai Dirigenti; 50mila euro fondo per retribuzione di risultato ai Dirigenti e partite arretrate; 50mila euro oneri previdenziali e assicurativi per personale a tempo determinato o neo-assunti; 10mila euro spesa per nuove assunzioni e passaggi di livello; 10mila euro per accertamenti sanitari al personale; 63mila euro su buoni pasto o servizio mensa ai dipendenti; mille euro sulle Commissioni giudicatrici per concorsi; 20mila euro spese per Settore Ragioneria; 5mila euro rimborso al Tesoriere spese forzose per servizio cassa; 15mila euro assegni al personale Servizio Tributi; 30mila euro su spese Servizio Ici; 15mila euro sgravi e rimborsi per tributi; 5mila euro su Servizio Idrico integrato; 15mila euro spese per erogazione acqua Consorzio di Bonifica; 5mila euro su versamento Irap Demanio pubblico; 5mila euro manutenzione edifici pertinenza comunale; 5mila euro assegni personale Anagrafe e Stato civile; 1.500 euro funzionamento Commissione elettorale; 70mila euro spese per gli Uffici comunali; 10mila euro spese per liti e atti di difesa del Comune; 5mila euro Spese Urp; 147mila euro spese a difesa delle ragioni del Comune e per arbitraggi; 30mila euro spese occupazioni d’urgenza; 25mila euro debiti fuori bilancio riconoscibili; 25mila euro debiti fuori bilancio e accordi transattivi; 25mila euro fornitura corredo e casermaggio per Polizia municipale; 40mila euro spese per Festival D’Annunzio; 5mila euro assegni al personale Servizio sport; 5mila euro noleggio attrezzature varie, tribune, impianti di amplificazione e transenne; 4mila euro acquisti per iniziative attività turistiche; 40mila euro iniziative del Comune per promozione e attività turistiche; 35mila euro spese per noleggio impianti per realizzazione eventi dell’amministrazione comunale; 21mila euro incentivi per la progettazione interna; 5mila euro su programmazione e territorio; 25mila euro su capitolo Gestione e controllo; 50mila euro su affidamento servizio manutenzione centraline monitoraggio qualità dell’aria; 10mila euro contributo parrocchie; 150mila euro assegni al personale Suap; 9mila euro contributo previdenziale Cpdel; 15mila euro su acquisto automezzi per apparati radio; 25mila euro su acquisto cassette di sicurezza; 40mila euro su acquisto arredi e attrezzature scuole; 160mila euro realizzazione segnaletica stradale; e 147mila 483,15 euro sul canone di Pescara Parcheggi.
Il Presidente Augusto Di Luzio ha però contestato tale scelta:
Nel contesto del ‘volemose bene’ esiste il dissenso per l’operazione portata a termine. Il consigliere Dogali ha affermato ‘Pacta sunt servanta’: allora mi corre l’obbligo ricordare che da mesi ho manifestato le mie preoccupazioni perché siamo arrivati a novembre e gli Enti culturali, che svolgono quotidianamente attività culturali, come la Fondazione Genti d’Abruzzo, Fondazione Paparella e Fondazione Tiboni non hanno ancora avuto un euro per il 2012 e siamo a novembre. Pacta sunt servanta: caro Dogali, esistono documenti sottoscritti alla presenza di notai per cui le Fondazioni hanno diritto alla sopravvivenza e nessuno si può arrogare il diritto di tagliare, determinando anche l’apertura di contenziosi con un danno economico per l’Ente. Con l’odierna riduzione dell’Imu oggi è stata aggravata ulteriormente tale situazione.
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