PESCARA – Sabato sera la comunità senegalese aveva iniziato lo sgombero volontario delle bancarelle che occupavano la via a ridosso della stazione di Pescara. Mobilitati anche gli uomini di Attiva per rimuovere i materiali accantonati e ripristinare lo stato dei luoghi.
Ieri invece la Giunta comunale di Pescara ha deciso il rinvio delle operazioni di sgombero ed ha varato una delibera relativa alla delocalizzazione di tale mercato. Recita la nota del Comune:
Rimane immutata l’esigenza di restituire dignità, decoro e legalità ad uno spazio territoriale che ha perso la sua iniziale vocazione, ovvero quella di accogliere una nuova e diversa comunità per consentire lo svolgimento di attività legali connaturate alla cultura del paese di provenienza. Ciò premesso l’Amministrazione, riconoscendo l’esigenza di continuare e far crescere il rapporto di integrazione con i cittadini acquisiti ha previsto di regolamentare un’attività commerciale che promuova i prodotti provenienti dalle loro terre d’origine, attraverso l’istituzione di un mercatino etnico in cui far confluire tutti coloro che hanno titolo per esercitarvi tale attività. A tale proposito la Giunta ha esplicitamente deliberato oggi quanto segue.
Sono quattro i livelli di azione per la delocalizzazione del mercato dalle aree di risulta stabiliti dalla delibera approntata oggi dalla Giunta comunale. L’atto:
stabilisce che è priorità per l’Amministrazione Comunale individuare, con urgenza, un’area idonea, alternativa allo spazio dell’area ferroviaria dove istituire un mercatino etnico, coinvolgendo gli Uffici competenti per proporre eventuali siti idonei;
attiva gli uffici per verificare le posizioni amministrative delle attività economiche interessate, facendo in modo che le posizioni in regola possano continuare ad operare in una posizione alternativa a quella attuale;
nel testo si precisa che per agevolare la regolarizzazione delle altre posizioni l’Amministrazione istituirà un apposito “sportello” per consentire il ricevimento e l’istruttoria delle istanze riguardanti l’acquisizione dei titoli abilitativi per le attività commerciali connesse al mercato etnico;
il tutto, ultimo punto, in tempi strettissimi.
Un provvedimento che nasce al fine di procedere alla delocalizzazione in tempi ristretti, nel rispetto di regole e normative vigenti.
Il mercatino rappresenta un progetto che rispecchia la tradizione di solidarietà e integrazione che fa parte dell’identità cittadina e garantisce anche aspetti di natura sociale che non possono essere sottovalutati in relazione alla situazione attuale nelle aree di risulta.
Un’azione che una volta individuata l’area coinvolgerà anche la Regione Abruzzo che per il tramite del Presidente, ha manifestato in data odierna la propria disponibilità a verificare la possibilità di sostenere economicamente la sistemazione della nuova area, nonché ad approfondire la possibilità di ulteriori soluzioni compatibili con il quadro normativo di settore, soprattutto nell’ambito di una funzione di promozione culturale e commerciale.