PESCARA – Ieri mattina sono ripresi i lavori di riqualificazione del versante sud delle aree di risulta dell’ex stazione ferroviaria, a ridosso di via Pisa-via Teramo.Gli interventi riguardano il risanamento e la riorganizzazione dell’ultima superficie rimasta ancora sterrata, con l’individuazione di 120 nuovi posti auto. Il cantiere è affidato all’impresa D.P.Gea Srl di Guardiagrele, nell’ambito del maxi-intervento che comprende sette opere sparse sul territorio.Previsti: la demolizione del massetto preesistente, il rifacimento della rete fognaria con le grate di raccolta delle acque bianche e dell’impianto della pubblica illuminazione, che andrà debitamente potenziata, quindi il rifacimento della pavimentazione in asfalto e la realizzazione dei nuovi stalli. Inoltre il progetto prevede anche il completamento dell’ultimo tratto della pista ciclabile, che si riconnetterà a quella di via De Gasperi. Le opere dovrebbero concludersi entro fine settembre, con la riapertura del parcheggio al traffico. Lo ha reso noto l’assessore alla Mobilità e alla Riqualificazione urbana Berardino Fiorilli che ha effettuato un sopralluogo sull’area di cantiere.Ha ricordato Fiorilli:
in quattro anni la nostra amministrazione ha completato la riqualificazione di ogni angolo delle aree di risulta, che, nel 2009, abbiamo trovato in uno stato di completo degrado, ad eccezione di una frazione del versante sud, riqualificata, a suo tempo, dalla giunta Pace. L’intervento di recupero di quella che era una enorme pozza di fango e sabbia è cominciata dalla superficie antistante i vecchi silos dell’acqua della stazione, oggi adibita alla sosta breve; quindi il versante nord, dove abbiamo anche demolito un rudere, l’ex struttura dove veniva prima custodita la vecchia locomotiva, e poi divenuta rifugio di disperati; nei giorni scorsi è stato redatto il progetto esecutivo con gara d’appalto per la riqualificazione della sezione più a nord, a ridosso di via Michelangelo, e lo scorso agosto è partito il cantiere per la sistemazione e il risanamento dell’estremità più a sud dei 13 ettari di risulta, posta a ridosso dell’uscita su via Pisa-via Teramo-via De Gasperi, un’area ancora abbandonata, sterrata, dove nei giorni di pioggia, come più volte ci avevano segnalato i cittadini, era impossibile parcheggiare senza inzaccherarsi in buche e fossi di fango e polvere. Peraltro in quel tratto non era mai neanche stata completata la pista ciclabile, che dovrà allacciarsi a quella esistente in via De Gasperi, creando sino a oggi un imbuto senza uscita. Ai cittadini abbiamo chiesto un po’ di pazienza, per permetterci di realizzare in quattro anni ciò che mai era stato realizzato tra il 2003 e il 2009, sei anni persi dietro progetti che poi si sono rivelati irrealizzabili, perdendo di vista le necessità più urgenti del quotidiano, come quella di garantire ai cittadini che pagano per la sosta una superficie decorosa e dignitosa in cui poter lasciare il proprio mezzo. Nelle scorse settimane il cantiere è finalmente partito, affidato all’impresa D.P.Gea Srl di Guardiagrele, opera compresa in un maxi-appalto complessivo che ha previsto anche la realizzazione delle due rotatorie, all’incrocio tra via Di Sotto e via Colle Innamorati, e tra via Monte Faito e via Monte Pagano, e che complessivamente comprenderà altri quattro interventi sparsi sulla città, come le nuove rotatorie agli incroci tra via Leopoldo Muzii e viale Bovio, via Benedetto Croce e via Mazzarino, via Rio Sparto e via Comunale Piana, via Marconi e via Tommaso da Celano. Le opere, cominciate con le due rotatorie lo scorso 24 giugno, dovranno complessivamente terminare entro 150 giorni, ossia entro il prossimo novembre, con una spesa complessiva pari a 221mila 599.44 euro, ciò significa che il parcheggio delle aree di risulta terminerà entro fine settembre. Nell’area troveranno posto almeno 120 nuovi posti auto, a fronte dei 50 disponibili prima dei lavori, con il rifacimento dei sottoservizi, della pavimentazione e il potenziamento della pubblica illuminazione, mettendo a disposizione della città un parcheggio strategico, vista la sua prossimità con strutture culturali, come il Teatro Circus, o anche del centro commerciale naturale, posto alle spalle di corso Vittorio Emanuele, via L’Aquila, o via Ravenna. I lavori sono stati sospesi per alcuni giorni, per permettere alla ditta di eseguire l’approvvigionamento dei materiali e stamane le ruspe sono tornate in azione.