PESCARA- Il Presidente della Commissione consiliare Lavori pubblici Armando Foschi, commentando la conferenza stampa di ieri del Pd sui mutui contratti dall’amministrazione comunale per presunti appalti non partiti sul territorio, suggerisce ai consiglieri comunali del PD di cambiare fonti, informatori, o di studiare meglio le carte per non incorrere in errori grossolani.
un errore macroscopico che lascia sospettare ci sia un brutto scherzo ai danni del Pd dietro quei dati tanto sbagliati , o come sempre la fretta, generata dall’apertura in città di decine di cantieri, ha indotto come sempre il Pd al consueto scivolone. Partiamo dal termine di paragone azzardato dal Pd, secondo il quale il centro-sinistra in cinque anni avrebbe contratto mutui per 130milioni di euro a fronte dei 35 milioni di euro del centro-destra. In onestà il Pd avrebbe dovuto anche allegare l’elenco delle opere già progettate che la precedente amministrazione di centro-destra di Pace gli aveva lasciato già pronte e solo da avviare, mentre la giunta Albore Mascia al proprio insediamento ha trovato solo cassetti vuoti, senza neanche un progetto per il rifacimento di una scrivania.
E poi ricordiamo tutti cos’ha prodotto tutto quell’attivismo del centro-sinistra, le storture, gli errori, le dimenticanze normative, e soprattutto ricordiamo com’è finita la stessa amministrazione di centro-sinistra, travolta da un terremoto giudiziario che ne ha decapitato il vertice. Poi veniamo all’elenco delle opere: lungomare sud, viale Pepe, via Figlia di Iorio, via Di Sotto, via Leopardi, via Rossini, via Don Minzoni, via Valle Furci, via Valle Ferzetti, strada Mambella, la bocciofila del porto, via Primo Vere, via Celommi, piazza Le Laudi, addirittura il collettore delle acque bianche di via Caravaggio-via dell’Emigrante, praticamente il Pd ha tirato fuori dal cassetto tutti i cantieri che sono già stati appaltati e stanno partendo, o che addirittura sono già in corso da mesi, con ruspe e transenne ben in evidenza. Un errore macroscopico, quello del Pd, che stamane ha suscitato più di un sorriso negli uffici tecnici comunali. Le uniche opere che effettivamente non sono ancora partite sono la sistemazione di via Prati, che prevede l’allargamento della strada con relativi espropri, cantiere bloccato per un errore compiuto proprio dal governo di centro-sinistra nell’esecuzione degli espropri e che ci ha costretto a congelare un lavoro già appaltato, con relativo contenzioso, e stesso discorso per il cantiere di via delle Fornaci. Stesso discorso ancora per le rampe di connessione dell’asse attrezzato con il Ponte delle Libertà e la strada pendolo: quando abbiamo preso in mano il progetto ci siamo accorti che le rampe non combaciavano, per lo spostamento di alcuni metri delle rampe stesse, divenute fuori asse, al fine di evitare alcuni espropri. Anche in questo caso abbiamo dovuto riprendere il progetto e ripartire da zero, proprio dagli espropri. Discorso a parte merita il Ponte Camuzzi dove peraltro ormai la nuova progettazione è già in dirittura d’arrivo, anche se appena pochi giorni fa il Consiglio di Stato ha sospeso la precedente sentenza del Tar rimettendo in gioco anche le vecchie procedure. A questo punto è stata sufficiente una breve indagine per sgonfiare, di nuovo, quella pomposa conferenza stampa del gruppo consiliare del Pd che, dinanzi al proprio errore, dovrebbe oggi stesso rassegnare in blocco le proprie dimissioni dal ruolo di consiglieri comunali, non riuscendo neanche a svolgere in modo opportuno il ruolo di opposizione, consentendo l’ingresso dei primi dei non eletti al fine di dare, si spera, una giusta rappresentanza agli elettori del centro-sinistra.