Pescara,arrestati due cittadini rumeni latitanti

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Devono rispondere dell’accusa di aver fatto parte di un sodalizio criminale  dedito al reclutamento, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione

PESCARA – Dopo un anno di indagini e di ricerche, la Squadra Mobile di Pescara, in collaborazione con l’Interpol e la Polizia della Romania ha rintracciato e tratto in arresto due cittadini rumeni che si erano resi latitanti a seguito di un’operazione contro lo sfruttamento della prostituzione condotta nel novembre del 2011 e che aveva portato all’arresto di due persone.
Si tratta di R. S., classe 1967, e del nipote della predetta, O. D., classe 1980, entrambi rintracciati nella cittadina rumena di Constanta e che saranno estradati nei prossimi giorni per essere interrogati dal GIP di Pescara Maria Michela Di Fine che ha emesso il Mandato di Arresto Europeo nei loro confronti su richiesta del P.M. Annalisa Giusti.
I due devono rispondere dell’accusa di aver fatto parte di un sodalizio criminale ben ramificato in questo territorio dedito al reclutamento, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione di decine di giovani donne originarie della Romania avente come base logistica un appartamento ubicato a Pescara, in via L.Da Vinci, in cui erano alloggiate le ragazze avviate al meretricio.
Appannaggio del sodalizio oggetto di indagine era la zona della riviera a nord di Pescara.
Nell’operazione dello scorso anno era stata arrestata R. F., sorella di S. e madre di O. D., insieme ad un cittadino italiano che forniva appoggio all’organizzazione, mentre sono ancora latitanti altri due componenti della famiglia .

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