Pescara,arrestato a Vieste rapinatore di gioielleria

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Il fatto si era verificato il 15 gennaio scorso. Il gioielliere aveva affrontato il  rapinatore ,armato di pistola e spray urticante,e lo aveva messo in fuga.Detrminanti le immagini della video sorveglianza

PESCARA – Grazie alle indagini svolte dalla Squadra Mobile di Pescara e dal Commissariato di Manfredonia è stato rintracciato,riconosciuto  ed arrestato ieri pomeriggio  il pregiudicato Turano Matias Javier, 22 anni, nato in Argentina, ma residente a Vieste (FG),autore della rapina nella gioielleria Montanari di via Conte di Ruvo, a Pescara dello scorso 15 gennaio. Al giovane che si trovava  a casa del padre è stata notificata  un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP di Pescara, dott.ssa Maria Michela Di Fine, su richiesta del PM, dott.ssa Anna Rita Mantini. Si era nascosto nel bagno ed aveva già un borsone pronto per la fuga.Il malvivente è chiamato a rispondere di accuse molto pesanti: rapina aggravata, porto abusivo di arma, lesioni e ricettazione.Fondamentale è stata la collaborazione della vittima ,Benito Montanari, che nonostante i suoi  81 anni, subito dopo il colpo, con la testa fasciata e il volto tumefatto, ha ricostruito con lucidita’ le fasi dell’aggressione, consegnando agli investigatori il video del sistema di sorveglianza che ha ripreso il giovane rapinatore.Questi , nel tardo pomeriggio del 15 gennaio scorso, fingendosi interessato all’acquisto di preziosi era entrato nella  gioielleria e  aveva improvvisamente aggredito il gioielliere , colpendolo ripetutamente alla testa con il calcio della pistola e spruzzandogli in faccia spray urticante.Ma quello che al rapinatore doveva essere sembrato un innocuo vecchietto, ha reagito vigorosamente, ingaggiando una violenta lotta e costringendo il suo aggressore alla fuga insieme ad altri due complici, che attendevano all’esterno a bordo di un’auto rubata, poi ritrovata.

 “Ero pronto a morire per difendere il mio negozio. Lo rifarei ancora”.Sono queste le parole pronunciate a caldo, poco dopo la fallita rapina, da Montanari negli uffici della Squadra Mobile di Pescara.

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