I parenti tentano di impedire l’arresto e feriscono lievemente tre poliziotti. Il tutto finisce con 2 arresti e 5 denunce
PESCARA – Nella serata di ieri, intorno alle ore 19.00, personale della locale Squadra Volante ha arrestato S.V., nato a Pescara il 22.12.1975 perché colpito da un provvedimento di esecuzione penale emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pescara lo scorso 26 febbraio. Nell’occasione, personale delle volanti, a seguito di un mirato controllo presso la dimora dell’uomo, individuava il pregiudicato nel giardino retrostante la propria abitazione, dove si era nascosto approfittando anche della mancanza di luce dovuta all’ora tarda ed alla poca illuminazione dell’area. Dopo una breve resistenza, S., che deve scontare la pena di 6 anni, 1 mese e 2 giorni di reclusione, quale cumulo pene per i reati di evasione, violenza a pubblico ufficiale, rapina e furto in abitazione, in relazione ai quali è già stato condannato con sentenza definitiva, si consegnava agli operatori delle volanti. I poliziotti venivano però accerchiati dai parenti dell’evaso, i quali, scesi dalle proprie abitazioni, cercavano di impedirne l’arresto frapponendosi tra il latitante e gli operatori di polizia, che riuscivano, però, dopo varie colluttazioni, dove tre poliziotti riportavano lievi ferite, a far salire sull’auto l’arrestato ed a condurlo in Questura. Quattro i parenti dell’arrestato che sono stati identificati e denunciati in stato di libertà per violenza, resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale, mentre S.C, nato il 17.01.1975 a Pescara, fratello di V., indagato con gli altri per i medesimi reati, è stato arrestato per violazione degli obblighi della sorveglianza speciale cui è sottoposto.