Pescara, associazione “Borgomarino Sud Onlus”: No al progetto di riqualificazione del lungomare di Porta Nuova

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PESCARA- L’associazione “Borgomarino Sud Onlus” di Pescara esprime netta e profonda contrarietà al progetto presentato nei giorni scorsi dalla società Pescaraporto relativo alla presunta riqualificazione dell’area ex Edison tra l’ex mercato ortofrutticolo ed il porto turistico sul lungomare di Porta Nuova, preannunciando al contempo l’avvio di una raccolta firme tra i cittadini al fine di salvaguardare questo tratto di spiaggia dall’ennesima operazione di speculazione edilizia.

«Come si legge dagli organi di stampa – afferma Giuseppe Carminelli, presidente dell’associazione – oltre a parcheggi interrati e di superficie, il progetto prevede la costruzione di ben tre edifici alti sette piani i quali, in aggiunta alla gigantesca caserma della Finanza in via di realizzazione e all’altro edificio quasi ultimato destinato alle intercettazioni telefoniche, ostruirebbero completamente l’accesso e la vista della spiaggia ghettizzando, di fatto, gli abitanti del vecchio Borgo marinaro di Pescara sud tra le mura sempre più fatiscenti delle proprie case, privandoli della fruibilità di quel Mare Adriatico che è parte integrante della propria storia.

Questa operazione – prosegue Carminelli – rappresenterebbe il colpo di grazia per un quartiere il cui degrado è sotto gli occhi di tutti, privo com’è di servizi e luoghi di aggregazione e nel quale i topi sono liberi di scorrazzare quotidianamente tra le erbacce alte delle aiuole incolte e nelle piazze dove i bambini sono costretti a giocare.

Ignorato sistematicamente – conclude Carminelli – sia dai privati che pensano di poter disporre del territorio a proprio piacimento senza coinvolgere chi quel territorio lo vive tutti i giorni, che dalle amministrazioni pubbliche probabilmente troppo impegnate a scegliere le mattonelle per pavimentare il salotto buono della città, Borgo Marino sud è destinato ad un completo e progressivo isolamento. Per questo nei prossimi giorni avvieremo una petizione con la quale chiederemo a tutta la cittadinanza di esprimersi per bloccare questo ennesimo scempio che stravolgerebbe per sempre la struttura urbanistica e sociale di un quartiere storico della nostra città».

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