PESCARA – L’assessore alle Politiche sociali del Comune di Pescara , Guido Cerolini replicando alle affermazioni relative ad presunto sfratto imminente dell’Associazione Movimento per la Vita, ha detto che la stessa non resterà senza sede, né tantomeno verrà sfrattata dall’attuale alloggio di via Monte Petroso, di proprietà della Caritas. Nei prossimi mesi l’Associazione, con tutte le proprie ospiti, verrà trasferita in una struttura comunale situata in via Rigopiano, attualmente occupata dal Ceis che, a sua volta, si trasferirà in una palazzina realizzata in via Valle Furci. L’operazione,secondo Fiorilli,sarebbe perfettamente nota anche al Presidente del Movimento, Patrizia Ciaburro, che avrebbe personalmente sottoscritto un accordo in tal senso.
Ha sottolineato Cerolini:
non c’è alcun allarme e soprattutto l’Associazione, con le ragazze-madri ospiti e i loro bambini non dovranno lasciare la sede di via Monte Petroso al 31 dicembre, come il Presidente Ciaburro ben sa visto che abbiamo anche sottoscritto un accordo fissando le future dislocazioni di alcune associazioni di assistenza sul territorio. Come previsto nell’accordo, sottoscritto dalla stessa Ciaburro, il primo passo sarà il trasferimento del Ceis in una nuova palazzina realizzata in via Valle Furci, operazione rallentata da alcuni fattori burocratici, come le procedure di accatastamento del fabbricato, ancora in corso. Il Ceis andrà dunque a liberare l’attuale sede di via Rigopiano dove verranno ospitate le ragazze del Movimento per la Vita. Sino a quando le due sedi non saranno pronte, nessuno sfratterà il Movimento per la Vita, e nessuno andrà in mezzo alla strada al 31 dicembre, come garantito dalla stessa Caritas che a sua volta utilizzerà la sede di via Monte Petroso, di sua proprietà, per il progetto dell’affido professionale. Mi ha realmente stupito l’intervento odierno del Presidente Ciaburro che, non vorrei, avesse cambiato idea circa la nuova sede che è stata destinata alla sua associazione; se così fosse dovremo a questo punto coinvolgere con urgenza la Provincia di Pescara per individuare tra le sue proprietà una sede eventualmente più idonea.
