PESCARA – Ieri sono ufficialmente partiti, come previsto, i lavori per il ripascimento della riviera sud di Pescara,dopo che alla presenza di Augusto De Sanctis per il Wwf e del direttore dei lavori, è stata effettuata l’ultima delimitazione dell’area di cantiere con il picchettaggio e sono stati individuati con esattezza i punti della spiaggia libera antistante la Madonnina dove saranno prelevati 11mila metri cubi di sabbia necessari. La delimitazione si è resa necessaria per non interferire né danneggiare i tre nidi di uccello Fratino trovati nell’area e opportunamente transennati e protetti.Le operazioni si svolgeranno alla presenza del Wwf che seguirà da vicino ogni intervento durante l’intera fase di ripascimento, che dovrebbe durare 15 giorni al massimo . Effettuerà i lavori l’impresa Cardinale che si è aggiudicata le operazioni offrendo un ribasso sulla base d’asta pari al 32,857 per cento. Per tutta la durata del ripascimento resterà in vigore il divieto di accesso agli utenti nel tratto di arenile nei pressi della Madonnina e nel tratto di spiaggia compreso tra il Fosso Vallelunga e il confine con Francavilla al Mare, per consentire le operazioni di accumulo delle sabbie prelevate. Una misura adottata per tutelare la pubblica incolumità degli utenti che per pochi giorni dovranno fare a meno di un tratto della spiaggia libera della Madonnina.
Gli assessori ai Lavori pubblici Isabella Del Trecco e alla Difesa della Costa Vincenzo Serraiocco, che stanno seguendo lo svolgimento dei lavori, hanno ricordato:
il ripascimento della riviera sud è sempre stato considerato una priorità dal gruppo di Governo di centro-destra che già lo scorso anno aveva avviato un intervento ambizioso, in collaborazione con il Marina di Pescara. In sostanza si era deciso di abbinare il dragaggio del porto turistico, dopo le opportune analisi del materiale dragato che ne avevano certificato l’ottima qualità, al ripascimento, sparando sul litorale di Porta Nuova la sabbia rimossa dai fondali. Tuttavia la procedura è stata bloccata prima e poi revocata proprio durante lo svolgimento dei lavori a causa di un’inchiesta aperta dalla Procura circa la qualità del materiale dragato, imponendo all’amministrazione comunale anche la rimozione del materiale già portato in superficie e depositato in alcune vasche sullo stesso litorale. I balneatori hanno seguito da vicino ogni fase di quella procedura, assumendo la totale consapevolezza dell’impegno dell’amministrazione comunale circa la volontà di restituire a Porta Nuova quella sabbia portata via ogni anno dall’erosione e dalle mareggiate. Quest’anno ci siamo attivati con largo anticipo, con la consapevolezza dell’opportunità di riprendere una metodologia sicuramente più tradizionale, ossia prelevando la sabbia utile al ripascimento direttamente dall’area della Madonnina, dove però è in corso la nidificazione dell’uccello Fratino, una specie protetta, che per la prima volta non ha lasciato Pescara neanche nel periodo invernale, trovando evidentemente un habitat naturale adatto alle sue esigenze. Nelle scorse settimane i nostri uffici hanno effettuato la gara d’appalto inviando gli inviti a partecipare alle 24 imprese abilitate a tale intervento, per un importo del progetto a base d’asta pari a 134mila 640 euro. Solo nove le ditte che hanno partecipato alla gara con l’aggiudicazione finale alla ditta Cardinale. L’intervento prevede il prelievo della sabbia effettuando gli scavi con delle pale gommate per 11mila metri cubi di sabbia complessivi; il materiale verrà lasciato poco più a monte a riposare per circa due giorni in modo da eliminare l’acqua in eccesso, quindi si procederà al carico e al trasporto della sabbia con gli autocarri dinanzi agli stabilimenti balneari che si stanno già preparando ad accogliere il materiale, nel tratto di riviera sud compreso tra Fosso Vallelunga e il confine con Francavilla al Mare. Nei giorni scorsi, come previsto, abbiamo effettuato il sopralluogo congiunto con il Wwf per delimitare con precisione le aree di intervento: tre i nidi di Fratino individuati, a destra e a sinistra dei piloni del primo trabocco, zona opportunamente transennata e protetta. Con il Wwf abbiamo deciso di non toccare assolutamente la sabbia posta dove ci sono le dune e la vegetazione spontanea, mentre andremo a scavare nell’area posta più verso il mare per restituire acqua agli ultimi tre trabocchi oggi completamente insabbiati. Due giorni fa la Capitaneria di Porto ha rilasciato le ultime autorizzazioni e l’Arta ha rilasciato i risultati degli esami dei campioni per la compatibilità granulometrica. Ieri con l’impresa abbiamo effettuato la consegna dei lavori, con il picchettaggio dell’arenile. Stamane i camion hanno cominciato a muovere la sabbia da lasciar decantare, mentre da domani, massimo lunedì, inizierà il trasporto della sabbia. Partiremo dal confine con Francavilla al Mare per risalire verso nord, sino a Fosso Vallunga e lavoreremo senza interruzioni, probabilmente anche di notte, fermandoci solo il sabato e la domenica. Inoltre abbiamo disposto lo stop al traffico dei camion dalle 7.30 alle 8.30 e dalle 13 alle 14.30, ossia durante le ore di punta del traffico cittadino per l’apertura e la chiusura delle scuole. In questo modo dovremo riuscire a chiudere il lavoro entro 15 giorni: il nostro obiettivo è quello di fare presto in modo da concludere le operazioni prima dell’avvio della stagione balneare e consentire a tutti di programmare la propria attività con tranquillità.