PESCARA – Il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia e il consigliere regionale Pdl Lorenzo Sospiri hanno ufficializzato ieri che scadranno alle ore 13 del prossimo 16 gennaio i termini per le imprese per partecipare alla gara d’appalto indetta dall’amministrazione comunale di Pescara per la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori di messa in sicurezza degli argini golenali del fiume Pescara a ridosso dell’area ex Camuzzi, opera propedeutica e che si svolgerà in parallelo alla realizzazione del Ponte Nuovo.L’impresa che si aggiudicherà l’incarico avrà 60 giorni per redigere la progettazione esecutiva di dettaglio e 224 giorni per eseguire le opere, dunque circa 9 mesi e mezzo in tutto. L’apertura delle buste contenenti le offerte è stata fissata per il 21 gennaio e, secondo le previsioni, il cantiere potrebbe materialmente aprire per l’inizio dell’estate L’intervento prevede la costruzione di una vera barriera contro eventuali piene o rischio esondazioni, barriere alte 1,60 metri, con l’automazione delle tre porte di ferro installate sul territorio quale difesa contro lo straripamento del fiume e, sulla sponda sud, con il rifacimento della pista ciclabile realizzata dalla Provincia di Pescara, che, anch’essa, dovrà essere rialzata per almeno 1 metro e mezzo. Il prezzo base della gara è pari a 1milione 800mila 278,68 euro, di cui 41mila 39,81 euro per la progettazione esecutiva.La gara d’appalto è partita dopo che sono state ottenute tutte le autorizzazioni da parte della Regione Abruzzo, dal Genio Civile e dalla Sovrintendenza .
“La messa in sicurezza degli argini golenali – ha ricordato il sindaco Albore Mascia – è una delle prescrizioni più importanti pervenute dal Genio Civile a metà 2011, quando il Tar ha accolto il ricorso presentato da un privato annullando la prima procedura di gara per la costruzione del Ponte Nuovo nella parte inerenti gli espropri. Sostanzialmente il Genio Civile ha rilevato che i primi progettisti dell’opera non avevano tenuto conto del rischio di esondazione bicentenaria del fiume Pescara e quindi il ponte progettato era innanzitutto troppo basso rispetto alle necessità e, in secondo luogo, prima di procedere, occorreva comunque prevedere opere di tutela e messa in sicurezza degli argini, nord e sud, del Pescara nel tratto che ospiterà il ponte stesso. I nostri uffici si sono subito attivati nella fase della progettazione, ma comunque si trattava di opera imprevista per la quale non c’erano fondi in bilancio. Fondi che sono stati trovati grazie all’attivismo del consigliere Sospiri che è riuscito a giungere all’erogazione di ben 3milioni 600mila euro complessivi frutto dell’Accordo di Programma Quadro tra Regione Abruzzo e Ministero dell’Ambiente e che si sono sommati ai 13milioni 100mila euro intercettati per la costruzione del Ponte Nuovo stesso”.
“La progettazione preliminare e definitiva – ha spiegato il consigliere Sospiri – è stata affidata alla società Beta Studio Srl di Ponte San Nicolò, in provincia di Padova. L’intervento prevede, sostanzialmente, opere di difesa e messa in sicurezza degli argini per una lunghezza di 3 chilometri sulla sponda nord e 3 chilometri circa su quella sud con il rifacimento degli argini stessi. Ovvero, sul versante sud, sotto i piloni dell’asse attrezzato, verrà costruito un muro alto 1,60 metri che fungerà esso stesso da nuovo argine del fiume. Sulla sponda nord dovremo invece intervenire in modo diretto sulla pista ciclabile già realizzata dalla Provincia sul rilevato del fiume: la pista verrà parzialmente demolita, sarà rialzata di 1 metro e mezzo e verrà ricostruita sino al Ponte Capacchietti. Ovviamente verrà rifatto l’asfalto su tutta l’area del lungofiume e verrà riorganizzata la viabilità all’incrocio tra via Valle Roveto e via Le Mainarde. Non basta: il progetto prevede anche la sistemazione e automazione, con controllo a distanza telematico, delle tre porte di ferro, oggi aperte, installate nel tratto golenale compreso tra il ponte Capacchietti e il Ponte di Ferro, sulla sponda sud, tre porte che si trovano con esattezza la prima all’altezza del Ponte Capacchietti, la seconda alle spalle del Don Orione, la terza in corrispondenza di via Orazio, nei pressi dell’alaggio barche. Sulle tre porte, oggi aperte, installeremo un sistema elettronico automatizzato che ne consentirà la chiusura o apertura a distanza telecontrollata, ma anche la manovra manuale. Di fatto con tale opera andremo a correggere un errore macroscopico commesso dai precedenti amministratori nella progettazione del Ponte”.