Salvate 550 piante su 700: protezione delle restanti per la prima volta con trattamento chimico
PESCARA – Alla vigilia della stagione estiva il bilancio della situazione palme sul territorio è la sopravvivenza di 55o piante su 700 che costituivano il patrimonio arboreo del capoluogo adriatico,attaccate dal punteruolo rosso, contro il quale dall’ inizio maggio un nuovo ciclo di cura come protezione per le palme sopravvissute.
Da quest’anno, grazie alla pubblicazione del nuovo Decreto del Ministero dell’Ambiente avvenuta appena qualche giorno fa, le rimanenti palme potranno essere sottoposte anche in Abruzzo, per la prima volta, al trattamento chimico.
Quattro gli interventi che, a distanza di venti giorni l’uno dall’altro, verranno ripetuti, seguendo il protocollo diramato dallo stesso Ministero. Resta però il problema delle palme private che a tutt’oggi, seppur morte, non sono ancora state rimosse: l’amministrazione comunale ha ora istituito un numero di fax al quale i cittadini potranno rivolgersi per segnalarci situazioni critiche consentendoci di sollecitare l’Arssa a intervenire.
hanno ufficializzato il Presidente della Commissione consiliare Ambiente Nico Lerri e il consigliere delegato al Verde, Gianni Santilli alla presenza degli agronomi del Comune.
L’ultima mappatura effettuata dagli agronomi infatti, ha confermato che a Pescara sono sopravvissute ben 550 palme sulle 700 esistenti sino al 2007 nel capoluogo adriatico: 150 quelle uccise dal punteruolo rosso in quattro anni di epidemia che ha interessato l’intero paese, epidemia che, appena lo scorso autunno,ha imposto di eliminare ben 80 piante con un unico appalto, un intervento necessario per limitare quanto più possibile il contagio tra piante.
Negli ultimi due anni gli interventi dell’amministrazione comunale sono stati costanti e in effetti hanno aiutato a contenere il fenomeno come hanno ricordato il Presidente Lerri e il consigliere Santilli:
A inizio maggio, come previsto nei protocolli ministeriali, riprenderemo i nostri trattamenti, ma questa volta con una novità sostanziale. Nei giorni scorsi, infatti, il Ministero dell’Ambiente ha pubblicato il decreto atteso addirittura lo scorso anno, che ci ha ufficialmente e definitivamente autorizzato a utilizzare prodotti chimici, anziché quelli biologici impiegati dal 2007, quindi per la prima volta potremo ricorrere a prodotti sicuramente più efficaci già impiegati in passato da altre regioni.
Quattro i trattamenti consecutivi e si ripeteranno ogni venti giorni, dunque sino a fine giugno massimo inizi di luglio. Intanto l’arrivo del caldo permetterà di eseguire un ulteriore esame delle piante che sino a oggi non hanno dato segno della malattia: solitamente con il rialzo delle temperature le larve maturano trasformandosi in punteruolo rosso e facendo collassare le chiome delle palme, primo segno della morte della pianta.
Tuttavia i primi accertamenti effettuati su diverse piante a campione sinora hanno dato esito negativo circa la presenza di insetti all’interno degli alberi stessi, fermo restando che però ormai Pescara è stata classificata come zona endemica per l’insetto, dunque dobbiamo aspettarci la sua presenza.
ha sottolineato il Presidente Lerri, ripetendo che resta il problema delle palme private malate e non rimosse:
perché è vero che l’amministrazione comunale sta intervenendo in modo deciso sul patrimonio pubblico, prevedendo per tutto il 2011 un investimento pari a 250mila euro ma è anche vero che tali operazioni rischiano di essere vane se poi i privati non provvedono a rimuovere le palme di proprietà privata colpite dal punteruolo che continuano a fare da incubatori delle larve che, una volta maturate, infestano le piante vicine.
Sappiamo che esiste un problema legato ai costi inerenti le operazioni di rimozione e smaltimento delle piante, che si aggirano intorno ai mille euro, costi sicuramente onerosi per un singolo proprietario, ma sostenibili, invece, per i condomini di alcune vie della città che pure si ostinano da anni a non rimuovere le palme malate o morte.
Le ordinanze di abbattimento e rimozione degli alberi privati infettati spettano all’Arssa che però da quattro anni non dispone di una mappatura aggiornata delle palme private esistenti sul territorio, malate o sane.
A questo punto la Commissione invierà una lettera all’Arssa chiedendo ufficialmente di redigere tale mappatura, che ci consentirà di disporre di un quadro aggiornato ed esatto della situazione arborea cittadina sul versante privato, accertando eventuali criticità.
ha proseguito il consigliere delegato Santilli:
Inoltre abbiamo istituito un numero di fax che fa capo all’Ufficio Verde, ossia 085.4283625 al quale i cittadini potranno inoltrare segnalazioni circa la presenza di palme private malate, situazioni che con i nostri agronomi provvederemo a verificare per poi inoltrare i solleciti di intervento all’Arssa, monitorando l’emissione di ordinanze di abbattimento e il loro puntuale rispetto.
Intanto gli agronomi hanno ufficializzato che sono partiti anche gli interventi per salvare i lecci di via Chieti e corso Vittorio Emanuele che sono stati colpiti dalla cocciniglia, un altro insetto assolutamente letale per gli stessi lecci.