PESCARA – In un comunicato Pescarabici richiama l’attenzione sullo stato di abbandono in cui versa la pista ciclabile del ponte di legno.Recita la nota:
Crediamo che chi passi da quelle parti si aspetti ogni giorno di vedere qualcuno al lavoro. E invece è sempre tutto fermo, sempre in maggiore abbandono. Una cosa del genere, se fosse successa su una strada “carrabile”, non sarebbe durata che qualche giorno. Invece la chiusura della pista ciclabile del ponte di legno (non ha neanche un nome!), utilissima per il collegamento leggero che da porta nuova va verso l’ospedale, è ormai permanente. E’ così dal 23 agosto del 2012, sei mesi fa, e da quell’epoca il passaggio è interdetto a tutti con tanto di catena e lucchetto. Non ci sono segni di ripristino e si può dire che il manufatto, opera pubblica, è abbandonato a se stesso. Più avanti, stesso trattamento: il tracciato ciclabile, che svolta intorno alla rampa di accesso al Ponte di Villa Fabio, si contorna ogni giorno di più di rifiuti ingombranti e inerti, mobilio vario e calcinacci. Ma questa mattina ha fatto la comparsa, nel bel mezzo del pista, anche un bel paraurti, che viene dalla discarica lì vicino. Sono tutti segni di una sofferenza organizzativa gestionale istituzionale che, su questo territorio, sul progetto di un “sistema di piste ciclabili in città”, come recitava uno slogan pubblicitario dell’epoca, si trascina stancamente da quasi tre anni. Almeno sapere il perché non si “può” o non si “vuole”: renderebbe il processo più … partecipato!