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Pescara,Bike Sharing: presentato il progetto al Dicastero dell’Ambiente

da Donatella Di Biase

PESCARA – La città di  Pescara parteciperà al  bando del  Ministero dell’Ambiente  con il progetto di  Bike Sharing nella speranza di intercettare i fondi ministeriali . Infatti è  già stata presentata al Dicastero dell’Ambiente  un’ipotesi di lavoro che prevede l’istituzione di un servizio di ‘bici in prestito-condiviso’ esclusivamente con l’utilizzo di bici elettriche.Sono state previste e individuate   cinque stazioni, dotate complessivamente di 25 alloggiamenti-posti bici, con 5 colonnine per ogni stazione, e di 15 bici elettriche a pedalata assistita, che si ricaricheranno una volta ancorate alle colonnine sfruttando l’energia elettrica prodotta dalle pensiline fotovoltaiche che copriranno le stazioni. Per ora si dovrebbe partire solo con 5 stazioni per consentire uno studio dei risultati prodotti da una ‘prima fase’ di attivazione del servizio, in seguito alla quale si potrà anche ricalibrare il sistema per adeguarlo alle esigenze eventualmente espresse dagli utenti. E nella ‘seconda fase’  si potrà considerare sia l’eventuale aumento del numero di biciclette, sia l’ampliamento del sistema stesso con la realizzazione di nuove stazioni di bike sharing, considerando che la funzionalità del servizio stesso è proporzionale alla sua diffusione sul territorio.

La proposta, elaborata dagli uffici comunali in collaborazione con la Gestione Trasporti Metropolitana, è stata approvata dalla giunta comunale e inviata a Roma, per accedere al finanziamento pari a 196mila 800 euro, ai quali si aggiungeranno i 98mila 400 euro che il Comune stanzierà tramite la contrazione di un mutuo.

L’assessore alla Mobilità del Comune di Pescara Berardino Fiorilli, promotore della proposta, ha spiegato:

l’’idea di progetto nasce nell’ambito di una strategia che vede il Comune impegnato a promuovere forme di mobilità sostenibile alternative al mezzo privato. A tal fine , in merito alla mobilità ciclabile, il Comune di Pescara è già partner nel progetto Salinas, cofinanziato dal Ministero dell’Ambiente, che prevede una serie di interventi tesi a favorire la mobilità sostenibile attraverso la realizzazione di percorsi ciclabili, l’acquisto di bici a pedalata assistita e l’installazione di box di rimessa delle biciclette.

E nell’ambito del progetto Salinas su Pescara sono previsti 7 meet-point ed eco-chioschi, ossia aree adibite a interconnessione modale attraverso il noleggio, la manutenzione e la riallocazione dei mezzi. Il nuovo progetto ministeriale ora approvato dalla giunta punta a introdurre un servizio di Bike Sharing di terza generazione che affiancherà e completerà l’offerta di servizi di Salinas.

Obiettivo dell’iniziativa  è ovviamente quello di valorizzare il sistema di trasporto urbano basato sulla bici, comprendendo la realizzazione di percorsi e di reti ciclabili, il coordinamento tra uffici e soggetti interessati sul territorio, l’implementazione dei servizi complementari, la creazione di ciclo posteggi e l’integrazione con altri sistemi di trasporto e in tal senso sono fondamentali gli accordi stretti con la Gtm e con Pescara Parcheggi.

L’amministrazione comunale vuole promuovere sinergie virtuose tra sistemi di trasporto alternativi. Il progetto specifico è poi pensato per l’attivazione di un sistema di tipo elettronico ‘a tessera’, associando un sistema di monitoraggio e gestione del servizio sia da parte del gestore che dell’utente.

Già individuata la localizzazione delle 5 stazioni, “ossia i cinque nodi strategici per la mobilità urbana e poli attrattori di maggior rilievo. La Stazione 1  è stata prevista presso la Stazione Ferroviaria Centrale, che rappresenta senza dubbio il nodo intermodale più importante della città con il grande parcheggio per le auto e con la stazione del trasporto pubblico locale ed extraurbano: in sostanza l’utente potrà comodamente parcheggiare la propria auto o scendere dal bus e proseguire il proprio percorso in città a bordo di una bici elettrica.

La Stazione 1 sarà collocata nel nodo di connessione delle piste ciclo-pedonali che innervano la città nella direzione nord-sud e all’inizio del percorso ciclo-pedonale che interessa il centro della città, oggi solo area pedonale, e che porta al mare.

La Stazione 2 sarà situata in piazza Primo Maggio, punto di collegamento tra il centro e il mare, direttamente connessa con l’asse del lungomare sino alla stazione ferroviaria centrale attraverso la zona ciclo-pedonale, che rappresenta il Centro commerciale naturale di Pescara. La piazza è sicuramente il punto in cui si concentra il flusso turistico che, provenendo dalla zona dei negozi, si riversa su viale della Riviera, e la stazione verrà situata sull’isola centrale della piazza, in adiacenza alle aiuole presenti.

La Stazione 3 è stata prevista presso la Rotonda Paolucci, che si apre su viale Riviera nord e che, oltre a essere un punto urbanisticamente significativo per il capoluogo adriatico, rappresenta anche un sito importante per la ciclabilità, perché si trova all’estremo verso mare di via Cavour che ricollega la pista ciclabile di viale della Riviera con la pista ciclabile dell’ex tracciato ferroviario, penetrando all’interno del tessuto urbano della città pianeggiante, ossia piazza Duca degli Abruzzi, verso le zone collinari.

Poi la Stazione 4 verrà localizzata presso la Stazione Ferroviaria di Porta Nuova, che rappresenta un modo intermodale importante, con mille utenti al giorno, un parcheggio pubblico sotto la sede ferroviaria di 350 posti auto, in una zona oggetto di un intenso sviluppo urbanistico-edilizio che connette il centro commerciale e il centro storico della città con l’Università e il Tribunale.

Infine la Stazione 5 sorgerà in viale Pindaro, la strada su cui si affacciano gli edifici dell’Università ‘D’Annunzio’, punto di concentrazione di centinaia di studenti che in larga misura provengono dall’hinterland della città con i mezzi di trasporto pubblico. La Stazione verrà sistemata a margine della sede stradale in prossimità dell’ingresso principale dell’università. La localizzazione delle cinque stazioni  è stata individuata considerando che l’uso delle bici elettriche consente di percorrere in un tempo ridotto distanze maggiori rispetto a quelle abitualmente percorribili con una bici tradizionale, per cui le stazioni possono anche essere lontane tra loro senza che tale condizione rappresenti un disincentivo all’utilizzo del servizio; al tempo stesso per rendere appetibile il sistema e sfruttare i vantaggi del funzionamento elettronico, il numero delle stazioni deve comunque essere sufficientemente ampio.

Tale proposta risponde al programma di mandato dell’amministrazione comunale che punta a incentivare la mobilità ciclabile attraverso misure strategiche tese a mitigare l’inquinamento acustico e atmosferico derivanti dal traffico veicolare privato, considerando anche che nel Piano triennale delle opere pubbliche è previsto il completamento di una prima rete di piste ciclabili sulla riviera sud, riviera nord e lungofiume.

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