Pescara,bonifica straordinaria in via Cetteo Ciglia

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PESCARA – Il  consigliere delegato all’Igiene urbana Armando Foschi ieri mattina  ha presieduto alle operazioni di bonifica straordinaria di via Ciglia con tre squadre della Attiva. Sono stati raccolti due camion di rifiuti sanitari da terreni frutto di cessione al Comune nell’ambito di un accordo di programma, terreni che però non sono ancora stati consegnati formalmente al Comune stesso, per i quali  si andrà  ad approfondire gli atti per comprendere chi debba provvedere per ora alla loro pulizia ordinaria e straordinaria. Inoltre decine di siringhe sporche  sono stata raccolte nella piazza di via Cetteo Ciglia, dopo che l’Amministrazione comunale aveva ricevuto  le denunce dei residenti.

Ha detto il consigliere Foschi :

siamo partiti dalla situazione di maggior allarme, ossia la presenza di decine di siringhe usate, fra l’altro lasciate a terra nel cuore della piazza di via Cetteo Ciglia, dunque un luogo di assoluta frequentazione, e senza neanche adottare il cappuccio di protezione per evitare che qualcuno potesse pungersi ed entrare in contatto con gli aghi ancora intrisi di sangue . La Attiva, dopo aver chiesto a residenti e operatori della zona di spostare i propri mezzi, ha provveduto alla bonifica straordinaria del sito, rimuovendo tutte le siringhe e bonificando la piazza, ma è evidente che non basta e sulla problematica richiameremo anche l’attenzione delle Forze dell’Ordine per comprendere l’origine del disagio, perché non vogliamo che via Cetteo Ciglia, tra l’altro zona di nuovi insediamenti residenziali, si trasformi in un ghetto per lo spaccio e il consumo di sostanza stupefacenti. Subito dopo seguendo le indicazioni degli operatori commerciali  abbiamo individuato la discarica abusiva su alcuni terreni: si trattava di rifiuti sanitari, ossia provette, lacci emostatici, pattume, tamponi, e ogni altro materiale che, evidentemente provenivano da un laboratorio medico. Mentre la Attiva, sino a pochi minuti fa, è stata impegnata nella rimozione di tutto il materiale individuato, abbiamo effettuato una ricerca nei nostri uffici verificando che quei terreni dovrebbero essere di proprietà comunale, frutto di una cessione al Comune nell’ambito di un accordo di programma. Ma quelle stesse carte dicono che, prima di procedere con la loro acquisizione, il privato avrebbe dovuto realizzare del verde su quei terreni, una sorta di mini-parco attrezzato di cui però oggi non c’è traccia, né abbiamo rinvenuto atti dell’avvenuta cessione, tanto che quei terreni sono in una situazione di abbandono. Lunedì approfondiremo la problematica per capire chi sia effettivamente a oggi il proprietario di quelle superfici, proprietario che dovrà occuparsi della loro costante manutenzione e pulizia.

 

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