Sarà emanato a breve un nuovo bando che permetterà di stilare una nuova graduatoria,ma si continuerà con le operazioni di sfratto degli abusivi ,già precedentemente avviata
PESCARA – Si è svolto un vertice in Comune per la programmazione delle attività nel 2011, inerenti le case popolari , attività che prenderanno il via dalle ultime disposizioni approvate dalla Regione Abruzzo , la quale ha accolto una serie di istanze e proposte presentate proprio dal Comune di Pescara. Nel corso di tale vertice si è deciso di riaprire a breve il bando per l’assegnazione delle case popolari e a far ripartire entro febbraio le operazioni di sfratto nei confronti di coloro che hanno occupato abusivamente un alloggio.
L’assessore alla Politica della Casa Isabella Del Trecco, annunciando i due provvedimenti già portati alla firma, ha spiegato:
il 2011 si aprirà con la redazione e pubblicazione del nuovo bando per l’assegnazione delle case popolari agli aventi diritto, un bando che dopo anni ci permetterà di stilare una nuova graduatoria. Prima di procedere in tal senso l’amministrazione comunale aveva presentato all’assessore regionale Di Paolo, tramite il consigliere regionale Pdl Sospiri, una serie di proposte per una revisione dei criteri utilizzati per le assegnazioni dei punteggi che danno diritto a una priorità o meno dei richiedenti nella graduatoria finale e nell’assessore Di Paolo abbiamo trovato un valido interlocutore che ha prestato la necessaria attenzione a tali istanze che hanno trovato pieno accoglimento.
L’obiettivo di tali modifiche è quello di adeguare i criteri stessi alla mutata condizione sociale dei nuclei familiari che oggi presentano domanda per l’assegnazione di un alloggio, individuando le misure necessarie per tutelare le fasce realmente deboli, come gli anziani che vivono soli e sono privi di idonei mezzi di sostentamento, costretti a vivere solo con una pensione al minimo, anziani che sicuramente, dopo una vita di sacrifici, non possono permettersi di tornare a lavorare per disporre delle risorse economiche utili per permettersi l’affitto di una casa privata.
In tal senso è stato modificato anche il valore economico richiesto per ottenere un punteggio maggiore: sulla base dei nuovi criteri, nel nuovo bando verranno assegnati 2 punti se il reddito del nucleo familiare richiedente è determinato dalla pensione Inps al minimo a persona; se il reddito è superiore al valore della pensione minima per ogni persona verrà assegnato 1 punto; il reddito di legge minimo consentito è pari a 12mila 900 euro convenzionali. Fermo restando il limite del reddito, chi ha superato i 70 anni di età al momento della presentazione della domanda riceverà 2 punti; 3 punti se vive da solo o in coppia.
La Del Trecco ha poi puntualizzato che è stato ridotto il punteggio per chi dichiara di vivere in baracche o per coloro che sono senza fissa dimora o abitano in ambienti non adibiti ad abitazione: tali utenti si vedranno ridurre il punteggio da 5 a soli 2 punti. Questo perché molti utenti che hanno dichiarato in passato di abitare in ‘via della Posta’, in teoria riservata dalla vecchia amministrazione comunale agli utenti privi di una casa, che magari la notte dormivano in stazione o nei dormitori pubblici, poi sono risultati risiedere comunque in abitazioni di parenti, ma comunque hanno beneficiato di un punteggio superiore rispetto ad anziani che invece, tra mille sacrifici, hanno sopportato il peso dell’affitto di un alloggio privato, restando sempre in fondo alla graduatoria comunale degli aventi diritto. La riduzione del punteggio rappresenterà oggi un disincentivo alla resa di dichiarazioni non completamente veritiere, tutelando le fasce sociali più deboli. Con tali nuovi criteri il Comune di Pescara riaprirà il bando già entro febbraio.
Ha ancora detto l’assessore:
la Regione Abruzzo ha deciso di rifinanziare il fondo destinato all’Ater per il pagamento delle spese legate agli sfratti degli inquilini che hanno occupato abusivamente gli alloggi popolari. Complessivamente il fondo ammonta a 150mila euro, destinati alle quattro province abruzzesi, e la ripartizione della somma avverrà sulla base di un programma dettagliato che le Ater dovranno presentare alla Regione, indicando il numero delle operazioni che si intendono eseguire. E su Pescara tale cronoprogramma è in realtà già pronto, lasciandoci desumere la possibilità di ricevere buona parte di quel fondo che ci consentirà di coprire le spese legate alla mobilitazione di mezzi e uomini che solitamente vengono impiegati per lo sfratto degli utenti e lo svuotamento degli alloggi.
Il nostro intento è quello di riprendere già a febbraio il programma degli sfratti a sorpresa con l’ausilio e l’assistenza di tutte le Forze dell’Ordine, per proseguire quella campagna di ripristino del rispetto delle regole iniziato nel 2009 che, oltre ad averci permesso di liberare e riassegnare legittimamente circa 12 alloggi, ha spinto un’altra ventina di abusivi a riconsegnare spontaneamente al Comune le chiavi degli alloggi occupati illegalmente, per evitare denunce penali e mettersi in fila con gli altri richiedenti. La campagna è stata poi momentaneamente sospesa proprio per l’assenza di fondi, ma grazie all’intervento della Regione potremo subito far ripartire le attività che, ancora una volta, organizzeremo con l’ausilio degli altri Organi di Polizia.