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Pescara,case popolari:nuova ondata di sfratti degli abusivi

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PESCARA – Sono ripresi ieri  a Pescara gli sfratti degli abusivi  , come annunciato  e promesso dal sindaco Albore Mascia  lunedì scorso, nel corso della riunione del Comitato per l’Ordine pubblico e la sicurezza. Si tratta di tre appartamenti popolari e un garage occupati abusivamente e sgomberati nelle prime ore della mattinata , destinati a essere  subito riassegnati , non appena ricevuti dalla Procura i provvedimenti di dissequestro. Un quarto alloggio, invece, è rimasto occupato in quanto gli inquilini, seppure abusivi, sono sottoposti agli arresti domiciliari e non è stato possibile ottenere la revoca del provvedimento. Gli sfratti  hanno interessato il rione del ‘Ferro di Cavallo’, ossia via Tavo, ai numeri civici 171, due appartamenti al civico 181 e un quarto al 183, oltre a un garage situato in via Lago di Capestrano, operazione che, in ciascuno dei ‘casi’, ha interessato famiglie Rom.

Il sindaco  Luigi Albore Mascia e l’assessore alla Politica della Casa Isabella Del Trecco ieri mattina  hanno seguito da vicino tutte le fasi della nuova ondata di sfratti.

Ha ricordato il sindaco:

proprio lunedì avevamo avuto la notizia da parte della Regione Abruzzo che ha deciso di dirottare il 99 per cento dei 100mila euro stanziati per il fondo sfratti su Pescara, ben consapevoli della situazione tutta speciale e a rischio sotto il profilo della sicurezza che si vive nel capoluogo adriatico, specie dopo l’omicidio di Domenico Rigante da parte di alcuni Rom, già arrestati per l’episodio criminoso. E quella decisione era la prima risposta delle Istituzioni alle 1.500 persone che, all’indomani dell’omicidio, si erano radunate sotto il Palazzo comunale per manifestare non solo la propria rabbia, ma anche e soprattutto la paura per la presenza di quelle poche famiglie che, da sole, spesso si rendevano autrici di angherie e soprusi. Quel giorno dinanzi al Comune ho personalmente assunto l’impegno per la ripresa di azioni forti, decise, sintomo di un’amministrazione forte, per ripristinare la legalità a Pescara e oggi, dopo lo stanziamento del fondo necessario per pagare tutte le operazioni connesse agli sfratti, a partire dallo sgombero degli alloggi, siamo ripartiti a sorpresa.

Ha detto Del Trecco:

L’attenzione è stata concentrata nel rione Villa del Fuoco, tra gli alloggi occupati abusivamente del cosiddetto Ferro di Cavallo in via Tavo, dove le operazioni sono state tutt’altro che facili e, nonostante la presenza massiccia di tutte le Forze dell’Ordine, ci sono stati anche momenti critici . L’intervento è scattato intorno alle 7.30 quando, dopo un breve briefing in questura, sono partite circa una decina di pattuglie della Polizia municipale, coordinate dal maggiore Danilo Palestini, con Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, e poi medici con autoambulanze al seguito, pediatri e ginecologi, Vigili del Fuoco, operai dell’Ater, operatori della Attiva per la bonifica dei rifiuti e le ditte di trasloco. Quando alle 7.30 oltre un centinaio di unità hanno risvegliato il Ferro di Cavallo, con lampeggianti e sirena, tra i palazzi si è scatenato il putiferio. In via Tavo 171 è arrivata la prima pessima sorpresa: l’alloggio da liberare era situato al primo piano rialzato, 60 metri quadrati complessivi, composti da 3 vani più due servizi, ed era stato occupato da una famiglia Rom, quattro persone adulte e un minore. Quando siamo arrivati l’alloggio era pieno di mobili, senza gli occupanti abusivi che però hanno evidentemente rimosso anche le finestre, la caldaia, i termosifoni e persino le porte, procurando danni ingentissimi che stiamo già sistemando per consentire la rioccupazione legittima e immediata dell’alloggio. I due appartamenti situati al civico numero 181 sono entrambi di 79 metri quadrati: nel primo abbiamo trovato due adulti e tre minori, ma, dopo un’intensa mattinata tra gli uffici, non è stato comunque possibile recuperare l’appartamento in quanto i due adulti, moglie e marito, entrambi Rom, sono sottoposti agli arresti domiciliari, provvedimento che la Procura non ha potuto revocare, rendendo impossibile al Comune e all’Ater rientrare in possesso dell’appartamento, situato al sesto piano. Nel terzo alloggio, debitamente liberato, situato al terzo piano, abbiamo trovato due adulti, moglie e marito, senza minori, ma anche in questo caso l’alloggio era in precarie condizioni. Ancora più difficile lo sgombero dell’appartamento in via Tavo 183, sempre di 79 metri quadrati, occupato abusivamente da 4 adulti, e dove la presunta titolare dell’occupazione si è barricata per alcune ore sul balcone di casa, al quarto piano, minacciando di lanciarsi nel vuoto se le Forze dell’Ordine avessero tentato di farla uscire dall’alloggio. La vicenda si è conclusa positivamente, ossia con lo sgombero dell’alloggio, dopo circa tre ore di trattativa con la Polizia municipale, che ringrazio per l’impegno profuso e per la professionalità dimostrata. Le imprese dei traslochi stanno ora completando lo svuotamento degli alloggi dal mobilio che temporaneamente verrà sistemato nei depositi comunali in attesa di essere ritirati dai legittimi proprietari. E nel frattempo abbiamo già allertato le famiglie che subentreranno agli inquilini abusivi e che entro stasera, non appena avremo ricevuto i decreti di dissequestro, potranno entrare nelle case per evitarne la rioccupazione, case dove l’Ater ha già provveduto a cambiare portoni e serrature. Nel frattempo in mattinata abbiamo recuperato anche un garage situato in via Lago di Capestrano, anch’esso occupato abusivamente da due adulti e utilizzato come appartamento: i due vivevano in una situazione di estrema difficoltà anche igienico-sanitaria che ha richiesto l’intervento degli assistenti sociali del Comune che hanno ora sistemato temporaneamente i due in una struttura d’accoglienza. Ovviamente le operazioni non sono concluse e proseguiranno nelle prossime ore.

 

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