Armando Foschi di Pescara Mi piace torna sull’ emergenza
PESCARA – Le rassicurazioni dell’Amministrazione comunale di Pescara sugli odori nauseanti che invadono da due giorni la città non convincono troppo perché le molestie olfattive sono una forma di inquinamento che arreca pesanti disagi per la qualità della vita dei cittadini, già penalizzati da polveri sottili oltre i limiti consentiti. Non può bastare dunque: ‘stare tranquilli, passerà’, ma bisognerebbe approfondire di più quali siano le cause di tale inquinamento atmosferico e se fosse il sansificio, come sostiene l’assessore Del Vecchio”, non è detto che non si debba verificare se le emissioni odorigene siano tollerabili anche se l’impianto è in regola con i limiti dell’inquinamento atmosferico.
Armando Foschi, membro dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ è ritornato sulla vicenda ricordando:
“I miasmi continuano a permanere su tutta la città e la gente è sfiancata, oltre che spaventata perché ha capito che il sindaco Alessandrini non sa che pesci prendere e soprattutto non ha alcuna intenzione di approfondire la vicenda e tentare di capire quale sia l’origine del cattivo odore, piombato all’improvviso sulle nostre teste. I primi segnali sono cominciati martedì sera, quando però l’odore poteva essere riconducibile a quello della sansa. Ma questo non vale per la giornata di ieri, né tantomeno per oggi, quando la puzza permane e soprattutto è inequivocabilmente riconducibile a quella di escrementi. Il problema riguarda tutta la città, da Porta Nuova, zona via D’Avalos-via Bardet, via Marconi, sino al centro, dunque riviera nord, via del Concilio, piazza Sant’Andrea, via Gobetti. Anche oggi molti cittadini che hanno parcheggiato l’auto in via del Concilio-piazza Sant’Andrea, hanno segnalato un forte odore di feci provenire dall’impianto di sollevamento situato proprio nell’area. E a fronte dell’allarme generalizzato che si è diffuso su tutto il territorio, tanto da finire sui canali etere di Radio Dee Jay, il sindaco Alessandrini e i suoi assessori Del Vecchio e Marchegiani se ne escono cercando solo di smorzare le polemiche, affermando senza alcun dubbio che la causa è il sansificio, salvo essere clamorosamente smentiti dai proprietari, e che ‘tanto non si può fare nulla, dobbiamo sopportare’. Possibile che un sindaco non sappia che esistono delle normative che impongono la tutela della salute pubblica e la protezione da miasmi ed emissioni atmosferiche che disturbano la popolazione? Ieri addirittura diverse signore hanno avvertito dei malori per nausea in corso Vittorio Emanuele, costrette a chiedere aiuto ai commercianti per restare all’interno dei negozi, sigillati, e cercare di sfuggire alla puzza. Il sindaco non può permettersi di archiviare la vicenda come se nulla fosse: convochi con urgenza gli ispettori dell’Arta e faccia eseguire delle analisi immediate; l’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ chiede inoltre che vengano anche effettuati nuovi rilievi sul depuratore oltre che sulle condotte fognarie cittadine principali per verificare se le linee e gli impianti stiano funzionando alla perfezione. Dopo quanto accaduto la scorsa estate, con lo sversamento di 30milioni di litri di feci e liquami in 17 ore nel nostro mare, episodio che il sindaco ha deciso di tenere nascosto alla cittadinanza, non possiamo certamente più affidarci alle rassicurazioni verbali di chi ci sta mal amministrando”.
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