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Pescara,centro storico:Foschi replica a Testa

da Redazione

PESCARA – Il Presidente della Commissione Sicurezza del Territorio Armando Foschi ,ha  replicato all’intervento di ieri , sul tema sicurezza al centro storico di Pescara, del candidato sindaco del Nuovo Centro-destra,Guerino Testa che, a suo avviso,dimostra paradossalmente  di ignorare  le misure adottate dall’Amministrazione Mascia concordate con tutte le forze di Polizia e con il Prefetto D’Antuono durante i Comitati per l’Ordine pubblico e la Sicurezza alle quali ha partecipato, per cinque anni, lo stesso Testa.

“Che la demagogia di campagna elettorale provenga dal Pd passi pure, ma che ora arrivi anche dal Presidente uscente della Provincia Testa diventa un paradosso – ha detto il Presidente Foschi -. In sostanza Testa ha bocciato la politica della sicurezza attuata per cinque anni non dalla nostra amministrazione comunale, ma concordata con tutte le forze di Polizia e con il Prefetto D’Antuono durante i Comitati per l’Ordine pubblico e la Sicurezza alle quali ha partecipato, per cinque anni, lo stesso Testa senza mai sollevare obiezioni o lamentele circa l’organizzazioni dei servizi disposti non dal sindaco, non essendo suo potere, ma dal prefetto o dal Questore. E ci chiediamo perché Testa, anziché aspettare la sua candidatura a sindaco, non abbia approfittato della sua posizione per salire due scale e parlare nel merito con il Prefetto, con il quale per cinque anni ha condiviso un Palazzo di Governo. Non solo: quando parla di politica ‘soft’ sul centro storico, Testa dimostra di non aver studiato nulla di quanto fatto dalla nostra amministrazione comunale: 60 telecamere posizionate in ogni angolo; un Presidio fisso Interforze operativo dal mercoledì notte alla domenica notte; le iniziative tra i ragazzi contro l’abuso di alcol; le iniziative come Live and Art al Centro storico, ossia concerti organizzati in via delle Caserme per accendere i riflettori nella zona, finanziati dal Comune e organizzati, peraltro, dall’ex assessore Cardelli, grande amico del Presidente Testa; l’apertura del distaccamento della Polizia municipale in via delle Caserme, aperto nelle ore diurne, e chiuso di notte solo per decisione dell’assessore delegato Santilli, oggi candidato nelle fila di Testa. E poi il nuovo regolamento per disciplinare, in un periodo storico di liberalizzazione, l’apertura dei nuovi locali e porre dei paletti-requisiti obbligatori, per garantire la qualità delle nuove attività, come la presenza di telecamere all’esterno e all’interno dei locali, la presenza fissa di una guardia giurata, il menù bi-o-tri-lingue, l’abbattimento delle barriere architettoniche. Ma questo Testa ha dimostrato di non saperlo, ed è grave da parte di chi aspira a fare il sindaco e spaccia per demagogia iniziative già assunte o impossibili da attuare. Soprattutto iniziative che per cinque anni i suoi stessi candidati, assessori delegati al ramo, non hanno voluto o saputo assumere. Comprendiamo che il candidato Testa abbia voluto preparare il terreno al suo incontro con gli operatori del centro storico previsto per mercoledì prossimo, ma forse non sa che gli stessi operatori non amano che si parli di un allarme sicurezza al centro storico, non gradiscono, per ovvie ragioni d’immagine, che Pescara vecchia venga dipinta come quel Bronx che non è. A Pescara vecchia, come in altre zone della città ad alta concentrazione di giovani, si sono verificate delle criticità che le Forze dell’Ordine stanno affrontando in maniera incisiva, come dimostra l’operazione di sabato scorso, e suscita amarezza leggere un Presidente uscente della Provincia che critica così pesantemente le azioni assunte nel merito non da un sindaco, che non ne ha potere, ma dai vertici delle Forze dell’Ordine, e le critica senza aver prima avvertito la necessità di parlarne con il Prefetto, suo diretto ‘vicino di casa’. Lasci perdere la demagogia il candidato Testa, e piuttosto ci dica cosa vuole fare per Pescara e soprattutto con quali mezzi, risorse e strumenti, se lo sa”.

 

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