Per l’occasione lanciato dal sindaco Albore Mascia l’appello per il rilascio dei nostri Marò detenuti illegalmente dal 19 febbraio scorso in India
PESCARA – Si è svolta ieri a Pescara la Cerimonia promossa per celebrare il 151° Anniversario della fondazione dell’Esercito Italiano. Presenti alla manifestazione le massime autorità militari della città, oltre all’assessore alla Cultura Giovanna Porcaro, al Presidente della Circoscrizione Porta Nuova Piernicola Teodoro e alle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, oltre agli studenti del Liceo classico ‘D’Annunzio’ accompagnati dalla Dirigente Luciana Vecchi. La cerimonia si è aperta, come da tradizione, con la celebrazione della Santa Messa presso la Cattedrale di San Cetteo. Alle 11 lo schieramento dei Corpi in piazza Garibaldi, con l’Alzabandiera, il Saluto delle Autorità, la rassegna dello Schieramento da parte della Massima Autorità, e la lettura del Messaggio del Presidente della Repubblica.
Quindi il sindaco Albore Mascia e il Tenente Colonnello William Basciano hanno deposto la Corona ai piedi del Monumento ai Caduti per poi lasciare spazio al saluto istituzionale del primo cittadino di Pescara , che ha voluto lanciare un appello per il rilascio dei nostri Marò detenuti illegalmente dal 19 febbraio scorso in India.
Ha sottolineato Albore Mascia:
oggi più che mai va messo in evidenza come il Corpo Armato di uno Stato rispecchi fedelmente le caratteristiche della nazione stessa, intesa come l’insieme dei suoi cittadini, del loro carattere storico, della loro cultura e civiltà. L’esercito italiano, sino agli ’70, ha sempre svolto un computo ultroneo a quello strettamente militare, rappresentando, negli anni dell’obbligatorietà della leva, la migliore opportunità di vivere un’esperienza di educazione collettiva e di sviluppo della consapevolezza sociale al di fuori della famiglia, eventi di vita che formano il necessario presupposto per la maturazione civica e complessiva della personalità dell’individuo. Tale processo di evoluzione, di crescita personale ha consentito ai nostri soldati di trasferire i propri valori familiari nella vita e nei comportamenti militari, pur nella piena e forte capacità di sviluppare ottime caratteristiche tecnico-belliche. Tali caratteristiche di coraggio e di umanità sono sempre state riconosciute al nostro Esercito. Oggi noi rendiamo omaggio, grato e riconoscente, a tutti i nostri soldati che, ancora in questo momento, stanno svolgendo il loro dovere, con grande capacità tecnica e altrettanta umanità, giustizia e altruismo. E colgo l’occasione odierna per ricordare che sull’ingresso principale del nostro palazzo comunale campeggia un poster che invoca e pretende la libertà per i nostri Massimiliano La Torre e Salvatore Girone, Fanti di Marina del Reggimento ‘San Marco’.
I due nostri soldati, in violazione delle più elementari norme del Diritto Internazionale e in spregio alla loro immunità diplomatica, in quanto militari in servizio, sono detenuti illegalmente dal 19 febbraio scorso in India, presso una Caserma della Polizia dello Stato del Kérala.
Sono certo di interpretare i sentimenti di tutti i pescaresi indossando il fiocco giallo che ricorda la loro detenzione, per esprimere tutta l’indignazione della città di Pescara e rivolgendo oggi un applauso di solidarietà e di fraterno affetto ai nostri due soldati, manifestando l’aspirazione forte alla loro immediata liberazione.
La cerimonia si è conclusa con la consegna agli studenti del Liceo Classico di un ricoscimento per il proprio impegno civile, mentre l’Istituto Nazionale della Legione d’Onore dei Cavalieri di Vittorio Veneto ha conferito al sindaco Albore Mascia il Premio Internazionale per la Pace e la divulgazione dei Valori patriottici. Alla fine della cerimonia è stata inaugurata la Mostra allestita presso il Circolo Aternino di ‘Divise e Cimeli dell’Esercito’.