“Il bando per l’iscrizione dei bambini negli asili nido comunali è regolarmente partito e, nonostante gli inutili allarmismi del consigliere Blasioli, tutti i nidi d’infanzia saranno regolarmente aperti e funzionanti il prossimo settembre – ha detto l’assessore Cerolini -. Assurda la tiritera sull’età delle educatrici assegnate alla cura dei bambini: a meno che il consigliere non voglia riformare, bontà sua, la legge sul pensionamento dei pubblici dipendenti, un’educatrice di 50 anni è perfettamente in grado di gestire i bambini, o almeno così stabilisce lo Stato. Se poi Blasioli intende ‘rottamare’ i dipendenti over-50, seguendo le orme di Renzi, lo dicesse, ma si preparasse a una reazione degli interessati. Infondato l’allarme circa le ammissioni e le liste d’attesa, infondato semplicemente perché solo oggi si sono chiusi i termini per l’iscrizione dei bambini e quindi a oggi non sappiamo quante saranno le domande di ammissione, quanti gli ammessi, e quanti gli esclusi, un dato che conosceremo solo a fine mese, una volta redatta la graduatoria. Ma soprattutto forse Blasioli non ha neanche letto il bando, o si sarebbe accorto che dopo anni siamo riusciti a stipulare di nuovo le convenzioni con tre asili nido privati accreditati, dove l’utente escluso dal nido comunale avrà la possibilità di iscrivervi il proprio bambino, pagando la stessa identica cifra che avrebbe pagato nella struttura comunale, usufruendo degli stessi servizi. Sarà il Comune che, dopo aver stanziato un capitolo di bilancio ad hoc, pagherà la differenza tra la retta privata e la somma versata dall’utente, e questo è stato possibile solo grazie alla politica attenta alle esigenze della famiglia portata avanti dalla nostra amministrazione comunale, una politica che in cinque anni ci ha permesso di non aumentare un solo euro nella retta posta a carico delle famiglie, anzi differenziando le fasce di pagamento proprio per venire incontro il più possibile alle famiglie meno abbienti. Piuttosto mi preoccupa la deriva privatistica che il consigliere Blasioli intende dare nella gestione dei nidi pubblici, affidandosi alla figura della baby-sitter collettiva nel proprio domicilio a spese del Comune, una figura che non potrà mai competere con la preparazione e la professionalità raggiunta dalle operatrici dei nostri nidi comunali”.
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