“Il servizio di assistenza domiciliare – ha ricordato l’assessore Cerolini – fa regolarmente parte del Piano locale e del Piano Sociale di Zona, ciò significa che c’è una regolare copertura finanziaria nel bilancio sociale che rende certo il pagamento di tali attività. Una copertura peraltro già confermata anche nel bilancio 2014 all’interno del pacchetto di 6milioni e mezzo di euro. Man mano che vengono emesse le fatture che attestano lo svolgimento delle prestazioni, l’Ufficio Politiche sociali provvede agli impegni di spesa trasmessi in ragioneria per le liquidazioni. Solitamente, e ancor più nel 2013, a fronte della ritardata approvazione del bilancio, ratificato in Consiglio comunale solo lo scorso 23 dicembre, ci sono dei ritardi anche di 2 o 3 mesi, a maggior ragione quando il centro di costo deve ragionare per dodicesimi, tuttavia un ritardo di due o tre mesi non può certo tradursi in un debito di 200mila euro che, inevitabilmente, rischia di mettere in crisi una piccola azienda. Per tale ragione oggi ho ritenuto necessario approfondire la questione ricordando che la nostra maggioranza di governo ha fatto una chiara scelta politica investendo risorse ingenti sul sociale che oggi di fatto rappresenta la prima voce del bilancio. E certamente non è accettabile il rischio che a pagare il dazio per tali ritardi, siano gli assistiti, ossia anziani o diversamente abili. Purtroppo, come emerso oggi nel corso della riunione, il corto circuito è stato determinato proprio dalla ritardata approvazione dello strumento finanziario, il bilancio, avvenuta solo a fine dicembre, un ritardo che ha protratto i pagamenti di cassa per dodicesimi. Fortunatamente tale situazione sta per concludersi: l’Ufficio Ragioneria ha chiesto ancora un po’ di pazienza, garantendo che entro la prima decade di febbraio i flussi di cassa dovrebbero tornare nella normalità riprendendo il regolare pagamento delle fatture, fermo restando che i servizi garantiti non subiranno alcuna interruzione a tutela degli assistiti”.
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