Musica, vino, fotografia e arte orafa per l’evento finale che si terrà sabato 8 marzo presso il Museo d’Arte Vittoria Colonna
PESCARA – Grande successo per la rassegna CG Free Music Experience & Wine, organizzata da Joanna Miro, e giunta ormai al suo ultimo appuntamento.L’evento finale si terrà sabato 8 marzo presso il Museo d’Arte Vittoria Colonna e avrà inizio alle ore 18.
Protagonista musicale sarà il trombettista Giovanni Falzone con il suo progetto “Dialogue with myself” per tromba, flicorno e live electronics.
Durante la serata sarà presente la cantina Filomusi Guelfi con i suoi pregiati vini. Gli ospiti potranno assaggiare due raffinati bianchi: “Le scuderie del cielo” e “PerLei”; e due gustosi rossi: “Montepulciano d’Abruzzo Cerasuolo” e “Montepulciano d’Abruzzo Riserva”, mentre visiteranno l’esposizione della fotografa Giorgia Starinieri dal titolo “Le radici dell’anima”, e apprezzeranno le lavorazioni del laboratorio orafo “Opera” dell’artista Marcello Moi, creatore di oggetti preziosi per Bulgari, Tiffany e GB Enigma.
L’evento è realizzato grazie al patrocinio del Comune di Pescara e Aurum – La fabbrica delle idee; i calici di vino della cantina Filomusi Guelfi saranno accompagnati da assaggi di primi piatti del Ristorante Pizzeria Hombre & Co. di Francavilla, e preparati con i prodotti del Pastificio Fratelli De Luca srl, dove qualità e tradizione caratterizzano il marchio. Gli ospiti potranno gustare, inoltre, le prelibatezze dell’azienda dolciaria I pensieri del poeta, che da oltre un decennio è sinonimo di qualità, ricerca e innovazione. Particolari e caratteristici profumi potranno essere ritrovati anche nei sublimi e selezionati oli d’oliva del Frantoio Hermes, nato dalla passione per l’olio d’oliva extravergine che si perpetua da anni e porta i coniugi Di Mercurio a ricercare sempre la qualità del prodotto finale. Si segnala inoltre il prezioso sostegno logistico di Digital Grafica.
Giovanni Falzone: trombettista e compositore comincia lo studio della tromba presso la scuola di musica della banda del paese di Aragona (AG), all’età di 17 anni. Subito dopo si iscrive al conservatorio di musica “V. Bellini” di Palermo dove si diploma in soli quattro anni sotto la guida del maestro G. Ciavarello. Si diploma inoltre, con il massimo dei voti, al corso di jazz del conservatorio “G. Verdi” di Milano. Dal 1996 al 2004 ha collaborato stabilmente con l’Orchestra Sinfonica di Milano ed ha avuto occasione di suonare con direttori e solisti di fama internazionale come: Giuseppe Sinopoli, Claudio Abbado, Carlo Maria Giulini, Riccardo Chailly, Yutaka Sado, Luciano Berio, Vladimir Jurowski, Valere Giergev. Dal 2004 si è dedicato definitivamente alla musica jazz e alla composizione.
Marcello Moi: nato in Svizzera apprende la nobile arte della lavorazione delle gemme e dei metalli preziosi frequentando una nota scuola di oreficeria di Roma. Completa la propria formazione con esperienze di studio all’estero presso l’istituto IEK di Atene e l’Institut de Bijouterie de Saumur in Francia e stage presso laboratori di Roma, tra cui il prestigioso Petochi, gioielliere della casa reale già dal 1884. Affina poi la tecnica di modellista in un laboratorio capitolino, ove si dedica agli oggetti di note case di gioielli quali Bulgari,Tiffany, GB Enigma, facendosi così apprezzare per la perfezione della manifattura e la scultoreità delle sue realizzazioni. Nel gennaio 2006 dà inizio ad una nuova stagione della propria vita professionale, aprendo a Roma il proprio laboratorio “Opera”, nome dalla forte carica semantica, evocativa di una inarrestabile laboriosità, ma anche della vicinanza con il cuore musicale della Capitale. Ed è qui che, con la pazienza che si confà ad un’antica arte e al contempo con il dinamismo richiesto in un mercato sempre più internazionale, Marcello Moi e la sua Opera, oltre ad implementare la attività di modellista accompagnando Gianni Bulgari nelle proprie ideazioni, si dedicano alla creazione di gioielli unici, sintesi sublime di tecnica e passione, di design e manifattura, di innovazione dei materiali ed eccellenza delle pietre che riflettono i più recenti studi di gemmologia presso il prestigioso International Gemological Institute di Anversa. Oggetti a volte leggerissimi, eterei, impalpabili, che devono la loro preziosità al tempo che è stato dedicato alla loro ideazione e realizzazione; a volte esuberanti nella loro matericità che erompe da forme esclusive di forte impatto visivo. Alla ricerca continua, inarrestabile, di un equilibrio tra peso e volume.
Giorgia Starinieri: la passione della fotografia arriva da piccola quando i suoi genitori le acquistano una macchinetta fotografica finta tutta colorata con la quale passa la maggior parte delle sue giornate. Crescendo suo padre le ha regalato l’analogica Nikon F E con un obiettivo 50 mm fisso. Nel 2002 ho avuto la prima pubblicazione di suoi scatti su un quotidiano. Oggi usa con la digitale Nikon D5100.
Cantina Filomusi Guelfi: la famiglia Filomusi ha una storia lunga che la vede presente a Pesaro già dalla fine del XV secolo per passare ad Atri nel XVI secolo e di qui a Tocco da Casauria tra il XVII ed il XVIII secolo dove acquisì, a seguito di un matrimonio, il secondo cognome Guelfi. Erano ricchi proprietari terrieri e facevano certamente già vino nel 1700 e di ciò fa fede un’antica nota di consegna di uve Montepulciano datata 1821. L’attuale titolare, Lorenzo Filomusi Guelfi si occupa dell’azienda dal 1982 ed è stato il primo a valorizzare la produzione aziendale con l’imbottigliamento (la prima produzione imbottigliata risale alla vendemmia 1987).