Lo sostiene il consigliere regionale di Forza Italia Sospiri che contesta i lavori annunciati dalla giunta Alessandrini su via Leopoldo Muzii
PESCARA – Una arteria piuttosto caotica dal punto di vista del traffico come via Leopoldo Muzii a Pescara, con un flusso di veicoli privati e pubblici sempre molto intenso, si appresta ad accogliere una pista ciclabile.
Tale realizzazione dovrebbe forse dare una parvenza di sostenibilità alla mobilità cittadina, ma si è visto chiaramente in viale Regina Margherita che le operazioni di facciata non producono risultati sperati né tanto meno benefici :il traffico è più intasato perché gli automobilisti sono costretti a percorrere la strada in fila indiana, per non invadere la pista ciclabile,le macchine in sosta in doppia fila ci sono sempre,nessuno rispetta i 30 km/h , i ciclisti pedalano e respirano a pieni polmoni gas inquinanti mentre la ciclabile diviene spesso la pista degli scooter e dei motorini.
Dunque disagi per tutti ed in particolare per i pedoni che,nonostante siano i veri paladini della mobilità sostenibile , continuano a rischiare perché i ciclisti continuano a transitare sul marciapiede.
Il Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo, Lorenzo Sospiri contesta i lavori annunciati su via Leopoldo Muzii e ne sottolinea l’inutilità, nonostante la Giunta Alessandrini abbia impiegato 29 mesi di tempo, 3 consulenti del traffico, una supersocietà con telecamere ‘intelligenti’, con migliaia di euro di spesa, per concepirla.
Sospiri mette in risalto le criticità:
- restringimento della via carrabile di via Muzii
- pericolo di interferenza tra auto e bici, con gravi rischi per questi ultimi
- cancellazione di 15 posti auto strategici e fondamentali in una città che ha carenza di parcheggi.
Forza Italia in Consiglio comunale chiederà di vedere le carte inerenti il progetto, con una sospensione del cantiere al fine di fare chiarezza e predisporre i correttivi .
“Zero trasparenza, zero condivisione con il territorio, zero partecipazione – ha commentato il Capogruppo Sospiri -. Dopo due anni e mezzo di totale immobilismo, di assenza di progettualità, la giunta Alessandrini confeziona la prima idea che le salta in mente, frutto, evidentemente, delle profonde riflessioni dei tre consulenti al traffico profumatamente pagati con i soldi dei pescaresi, e sbaglia la mira. Vuole proporsi come ‘l’amministrazione ambientalista’, dopo aver riaperto al traffico corso Vittorio Emanuele, via Regina Margherita, dopo aver causato l’impennata dei valori di Pm10 e benzene e, come prevedibile, prepara l’ennesimo bidone per la città.
Dopo il flop previsto e prevedibile della pista ciclabile fasulla in via Regina Margherita, ora tenta un’operazione di facciata che congestionerà ulteriormente il traffico nel centro cittadino, annunciando la realizzazione di una pista ciclabile anche su via Leopoldo Muzii, al fine di collegare quella della riviera e della strada parco a quella di via Margherita. Un’opera inutile, visto che a 50 metri c’è già quel collegamento, rappresentato da viale Sabucchi, che collega direttamente la riviera alla strada parco, altra opera concepita e realizzata dal centro-destra sfruttando una stradina piccola e secondaria che oggi assolve in maniera perfetta a tale funzione, senza creare né intralci né interferenze con la viabilità carrabile in pieno centro.
Al contrario la pista ciclabile su via Muzii rappresenterà un pericolo visto che andrà inevitabilmente a interferire anche con il transito dei bus, con evidenti rischi per gli stessi ciclisti. Infine è assurdo costruire una pista, restringendo un importante asse viario carrabile, per consentirne l’utilizzo per 3 mesi l’anno al massimo, ossia i mesi della stagione balneare, un doppione inutile che creerà solo disagi, ma soprattutto priverà un’area commercialmente strategica per il territorio di ulteriori 15 posti auto.
Il sindaco Alessandrini dirà che quella pista serve per congiungere l’anello che dalla riviera, correndo su via Muzii, percorrerà viale Regina Margherita per poi però reimmettersi nel traffico automobilistico di via Nicola Fabrizi, dove la pista ciclabile non c’è, dunque non c’è alcun anello ciclabile, contrariamente a quanto accade con viale Sabucchi.
Ovviamente fermeremo quell’opera dispendiosa e sbagliata – ha ribadito il Capogruppo Sospiri –: Forza Italia in Comune chiederà ora di acquisire subito le carte di un progetto sul quale non c’è stata alcuna condivisione, anzi sino a oggi è stato tenuto segreto, neanche il sindaco Alessandrini dovesse realizzare l’opera ‘identitaria’ della sua amministrazione, perché se così fosse, sarebbe dinanzi all’ennesimo fallimento di un governo incapace. E Forza Italia è già pronta a presentare i propri correttivi per ripensare un cantiere che intanto va subito fermato”.