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Pescara,commemorazione dei Martiri di Colle Pineta

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PESCARA – Si è svolta ieri a Pescara la cerimonia promossa per la commemorazione dei Martiri di Colle Pineta,per ricordare i nostri fratelli che si sono sacrificati per la nostra libertà .

E’ nostro dovere ricordare gli eroi della Resistenza, del Risorgimento, della Shoah, delle Foibe, affinchè simili tragedie non facciano più parte della nostra storia. Pescara continuerà a tramandare la memoria degli uomini e delle donne simbolo tanto che verranno intitolate a Monsignor Emilio Venturi e Floriano Finore due aule della scuola primaria di Colle Pineta.

La cerimonia si è aperta con la benedizione da parte del parroco, alla presenza, tra gli altri, della Dirigente Assunta D’Emilio e dell’assessore alla Provincia Antonio Martorella.L’assessore alla Pubblica istruzione Roberto Renzetti ,nel proprio intervento nella palestra della scuola, prima dell’esibizione degli studenti, ha detto:

Un minuto di silenzio ha purtroppo sostituito la deposizione della Corona d’alloro, che per un grave disguido tra gli uffici comunali non è stata consegnata una carenza per la quale chiediamo formalmente scusa ai bambini, ai docenti e soprattutto alle famiglie di quei partigiani fucilati sul sito dove oggi sorge il Cippo. Ma quella carenza non toglie comunque nulla alla solennità e all’importanza della commemorazione odierna. Nel pomeriggio dell’11 febbraio 1944 in questo luogo, uno alla volta, nove partigiani abruzzesi furono fucilati. Mentre si andavano formando le prime organizzazioni della gloriosa brigata Maiella, che avrebbe portato alto l’onore del popolo abruzzese sino ai confini con l’Italia, e sulle montagne d’Abruzzo, da Palombaro a Palena a Bussi, uomini, donne, contadini, intellettuali, lottavano e morivano per l’ideale della libertà. Per ricordare questa strage l’amministrazione comunale di Pescara il 25 aprile 1998 fece intitolare la struttura scolastica a quel tragico episodio.

E’ importante che oggi siano i bambini i protagonisti della commemorazione di quegli eventi che hanno drammaticamente segnato la nostra storia: la memoria del passato deve servire a far sì che anche la nostra terra non debba mai più essere macchiata da simili delitti. Qualche giorno fa abbiamo celebrato la Giornata della Memoria, poi il Giorno del Ricordo, ogni anno i pescaresi ricordano i bombardamenti che hanno colpito il capoluogo adriatico nell’agosto e nel settembre 1943, l’anno precedente l’eccidio nazista di Colle Pineta. Cerimonie ancor più significative quest’anno considerando la concomitanza con le celebrazioni del 150° Anniversario del Risorgimento italiano. Ed è inscindibile  il legame tra Risorgimento e Resistenza, momenti costitutivi del nostro ‘essere italiani’, perché i valori del Risorgimento, della Resistenza e della Costituzione hanno una robusta continuità e sono stati il frutto di lotte drammatiche e lunghe per la libertà e l’unità. Diffondere i valori del Risorgimento, della Resistenza e della Costituzione è il primo dovere delle Istituzioni e della scuola. E l’amministrazione comunale, per continuare a divulgare tali valori, ha già deciso, di concerto con la dirigente D’Emilio, di intitolare due aule della scuola di Colle Pineta a Monsignor Emilio Venturi, scomparso a 94 anni nel luglio 2009, il parroco che, giovanissimo, raccolse gli ultimi aneliti e le ultime testimonianze dei nove partigiani di Colle Pineta prima che fossero portati a Pescara per essere fucilati. E la seconda aula sarà intitolata a Floriano Finore, scomparso il 24 aprile del 2010, che fu tra i tre giovani ‘graziati’ e risparmiati dalla fucilazione, testimone di quella tragedia che è sempre stato accanto all’amministrazione per raccontare ai giovani quel dramma.

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