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Pescara,Comune: al via il dibattito sul bilancio 2012

da Redazione

PESCARA – Oggi,11 giugno  comincerà ufficialmente il dibattito  nel  Consiglio comunale di Pescara sul Bilancio 2012, con la delibera dell’Imu e del Piano Triennale delle Opere pubbliche.Si tratta di una manovra complessiva pari a 245milioni di euro, di cui 126milioni circa di entrate correnti. Un bilancio che, con il taglio dei trasferimenti da Governo e Regioni pari a circa 5milioni 600mila euro,  ha imposto una razionalizzazione della spesa, garantendo però i servizi a domanda individuale, confermando gli investimenti sul sociale, dove è aumentata la quota stanziata dal Comune, e anche i servizi della Attiva. Una razionalizzazione che soprattutto ha permesso di non aumentare alcuna tariffa, dalla Tarsu alle rette scolastiche tutto resterà invariato, proprio per dare una mano concreta alle famiglie costrette a fare i conti con quell’imposizione di Governo chiamata Imu, un’imposizione che l’Amministrazione comunale non condivide , ma che pure i Comuni sono costretti ad applicare. L’impegno è stato però quello di mantenere basse le aliquote stesse tanto che i sindacati  per la prima volta hanno sottoscritto già da mesi l’accordo sul bilancio con l’amministrazione comunale.

L’assessore alle Finanze del Comune di Pescara Eugenio Seccia nel corso di una conferenza stampa   ha presentato  ufficialmente il bilancio 2012 definitivo, approvato in giunta lo scorso marzo. Presenti, tra gli altri, gli assessori alle Entrate Massimo Filippello, ai Lavori pubblici Isabella Del Trecco, alla Difesa della Costa Vincenzo Serraiocco, alla Gestione del Territorio Marcello Antonelli, e i consiglieri comunali Armando Foschi, Renato Ranieri e Vincenzo Berghella.

Ha detto Seccia :

quello che stiamo vivendo è un momento epocale, in cui siamo posti dinanzi a passaggi amministrativi importanti, un momento in cui stiamo assistendo a una progressiva riduzione dei trasferimenti da parte degli Enti sovraordinati, meno 3milioni di euro nel 2010, divenuti meno 5milioni 600mila euro nel 2012, rendendo sempre più stringenti le norme che regolamentano le scelte discrezionali delle pubbliche amministrazioni. Eppure la nostra amministrazione comunale è comunque riuscita a muoversi all’interno degli spazi ridotti destinati a interventi per efficientare le spese. Nel bilancio 2012 abbiamo registrato, ovviamente, una riduzione delle spese, a partire da quelle correnti: ad esempio abbiamo una spesa di un milione di euro in meno sul personale comunale che oggi conta 824 unità. E tale risparmio ci ha permesso, ad esempio, di incrementare il livello qualitativo dei servizi a domanda individuale erogati senza aumentare costi e tariffe a carico dell’utente, così come sono rimasti inalterati Tarsu e Cosap. Altro investimento è stato l’aumento di 1 milione di euro dei fondi per Attiva, alla quale abbiamo subito destinato per intero la somma necessaria per la gestione del servizio ambiente sino a fine anno anziché procedere con rimpinguamenti progressivi, e siamo passati da 13milioni 319mila del 2011 a 14milioni 497 mila del 2012 per il servizio di raccolta dei rifiuti al fine di conservare gli elevati standard di qualità raggiunti oggi. E la cosa che mi preme sottolineare è che i sindacati per primi hanno condiviso quest’anno le linee programmatiche del Comune con cui hanno sottoscritto un Protocollo d’intesa per difendere insieme le classi più deboli della città e il punto di forza è stato l’aver condiviso obiettivi e finalità. Ma veniamo ai numeri: un discorso a parte – ha proseguito l’assessore Seccia – merita il capitolo del sociale dove il Comune ha aumentato il proprio stanziamento pur a fronte di una diminuzione della spesa complessiva a causa della riduzione dei trasferimenti da Regione e Provincia, una situazione già illustrata ai sindacati che hanno preso atto dell’impegno dell’amministrazione comunale e con i quali porteremo avanti la nostra battaglia per ottenere un incremento di quei trasferimenti. In sostanza, l’assestato 2011 si è chiuso con una spesa di 9milioni 136mila 657,85 euro, in cui la quota parte del Comune era pari a 5milioni 411mila 692,31 euro, ossia coprivamo il 59,23 per cento della spesa. Per il 2012 partiamo con una previsione iniziale pari a 7milioni 916mila 421,20 per cento, in cui però, paradossalmente, la quota parte stanziata dall’Ente Comune è salita a 5milioni 776mila 411,20 euro, ossia ora copriamo il 72,97 per cento della spesa, con un incremento pari a 364mila 718,89 euro dell’investimento da parte dell’amministrazione comunale. A essersi ridotti, per 1milione 220mila euro, sono i trasferimenti da Regione, Stato e Provincia. Con i sindacati abbiamo preso atto di tale situazione che però in corso d’opera cercheremo di mutare facendoci portavoce, con gli stessi sindacati, presso Regione e Provincia delle istanze della città. Peraltro, nell’accordo già stipulato, abbiamo fissato sette obiettivi, tra cui destinare al settore sociale, alla prima variazione utile, la somma di euro 110mila, rinveniente da future partite in entrata attualmente in itinere; e destinare il 10 per cento dell’eventuale maggiore gettito Imu ordinario alla spesa per il sociale”. Nello specifico il bilancio di previsione 2012 si articola nel seguente modo calcolato per centri di spesa: scendono le spese correnti del Gabinetto del sindaco, pari a 716mila 901 euro a fronte dei 754mila 222 euro dell’assestato 2011; 1milione 447mila euro per la Polizia urbana (assestato era pari a 1milione 569mila 750 euro); 347mila euro per Sistemi informativi e Ced (assestato 2011 era di 369mila euro); 34milioni 584mila 537,74 euro per Risorse umane e sviluppo organizzativo (assestato 35milioni 369mila 999,65 euro); 7milioni 85mila 247 euro per Ragioneria Generale (assestato era di 6milioni 924mila 965,23 euro); 1milione 717mila 481 euro per i Tributi (assestato era di 1milione 912mila 312,61 euro); 1milione 65mila 928 euro per il settore Lavori pubblici (assestato era 1milione 96mila 188,61 euro); 5milioni 67mila 327 euro per il settore della Pubblica illuminazione (assestato era di 5milioni 180mila 443 euro); 930mila 847 euro per Progetti strategici e verde urbano (assestato era di 965mila 69,82 euro); salgono a 40mila euro le spese per la Protezione civile rispetto all’assestato 2011 pari a 25mila 50 euro; 3milioni 876mila 440 euro per il Settore Manutenzione (assestato era di 3milioni 451mila 751,05 euro); 530mila 750 euro Sport e Gestione Impianti (assestato era di 504mila 921,88 euro); 29mila 500 euro il settore Programmazione e territori (assestato era 72mila 700 euro); 15mila euro per i Programmi complessi (assestato era di 63mila 100 euro); 111mila 830 euro per la Gestione e Controllo del territorio (assestato era di 59mila 900 euro); 510mila 388,88 euro per il settore Servizi demografici (assestato era di 179mila 875,84 euro); 1milione 804mila 355 euro per Cultura e turismo (assestato era di 1milione 963mila 974 euro, con un taglio di 159mila 619 euro); 1milione 684mila 433 euro per il Sistema educativo integrato (assestato era di 1milione 882mila 163,83 euro); 2milioni 436mila 750 euro per l’Avvocatura (assestato 2milioni 154mila 476 euro); 259mila euro per Interventi comunitari e programmazione (assestato 314mila 400 euro); 2milioni 936mila 520 euro per la Ristorazione e il trasporto locale (assestato era di 2milioni 928mila 140 euro); 442mila 512 euro per Mercati e altre attività di rilevanza economica (assestato 347mila 578,44 euro); 7milioni 916mila 421 euro le Politiche sociali; 1milione 63mila 80 euro per gli Organi istituzionali e atti amministrativi (assestato era di 1milione 206mila 496,05 euro); 4milioni 549mila 543,02 euro per il Provveditorato (assestato era di 4milioni 547mila 151,26 euro); 97mila 300 euro per il Patrimonio immobiliare (assestato era di 212mila 63 euro); 5milioni 586mila 350,99 euro per la Mobilità e l’arredo urbano (assestato 3milioni 855mila 900 euro); 607mila 580 euro per le Attività produttive (assestato 734mila 550 euro); 55mila 350 euro per gare e contratti (assestato era pari a 55mila 520 euro); infine 27milioni 380mila 660,68 euro per le Politiche ambientali (assestato 26milioni 187mila 805,18 euro). “E’ evidente che quest’anno l’approvazione del bilancio ha avuto uno slittamento – ha ancora detto l’assessore Seccia – ma paradossalmente siamo tra i pochi Comuni in Italia pronti a procedere con la ratifica dopo l’introduzione dell’Imu che ha ritardato tutte le procedure, tanto che l’Anci ha chiesto al Governo addirittura di slittare al 30 settembre il termine ultimo per l’approvazione dei bilanci comunali, specie dove si sono svolte le elezioni amministrative, per le enormi difficoltà riscontrate dalle amministrazioni. E comunque tale slittamento non ha interferito con la programmazione della spesa che è andata avanti indipendentemente dall’approvazione del bilancio parlando di impegni pluriennali.

Ha riassunto Filippello:

In linea generale abbiamo fissato al 4 per mille (o 0,4 per cento) l’aliquota sulle prime case, con le agevolazioni di legge, ossia lo sconto di 200 euro per ogni nucleo famigliare e di 50 euro per ogni figlio convivente sino a una somma massima di 400 euro; aliquota agevolata al 3 per mille (0,3 per cento) per chi sta pagando un mutuo, non è proprietario di altri immobili e non ha un reddito superiore ai 30mila euro annui; poi ancora aliquota agevolata al 7,6 per mille (0,76 per cento) per immobili, diversi dall’abitazione principale, locati con contratto a canone concordato o per gli immobili strumentali ad attività commerciali o artigianali; infine aliquota al 10,6 per mille (1,06 per cento) per tutti gli altri immobili. Teniamo conto che anche il Regolamento Imu è nato dalla condivisione da parte di tutta la maggioranza, abbiamo fatto due distinti tavoli politici sulla problematica. Purtroppo la verità è che l’Imu è un problema per tutti perché c’è stata molta improvvisazione da parte del Governo nel predisporre la legge con una confusione generale sino alla Circolare esplicativa arrivata solo lo scorso 18 maggio. E’ evidente che il mio obiettivo e quello di tutta la maggioranza di governo era quella di non aumentare alcuna imposta, e per questo da tre anni abbiamo incentivato la lotta all’evasione, e oggi sarebbe troppo facile dire, come fa l’opposizione, che siamo contrari all’Imu che infatti non è una nostra scelta, ma è un imposizione del governo. Ma la maggioranza è responsabile, potremo eventualmente vagliare l’ipotesi di aprire una fessura in Consiglio comunale, ma non spalancheremo una porta per non rischiare di inficiare l’accordo con i sindacati e di mettere in pericolo i servizi assistenziali.