PESCARA – L’assessore ai Tributi Massimo Filippello nel corso della conferenza stampa convocata ieri sui dati relativi all’attività di accertamento e riscossione del settore Tributi, alla presenza del dirigente Marco Scorrano, ha detto che sono 2milioni 74mila euro i tributi in più accertati nel solo 2010 rispetto alla media degli ultimi cinque anni, un milione e mezzo di euro in più rispetto al solo 2009.
Sono questi i numeri dell’amministrazione comunale che, grazie all’intesa attività di recupero promossa nel corso dell’anno dall’Ufficio Tributi, chiuderà il 2010 con 6milioni 177mila euro di entrate tributarie accertate, rispetto alla media annuale di 4milioni 102mila accertati dal 2005 al 2009, somme che ovviamente entreranno nelle casse comunali dando ossigeno e fondi disponibili.
Ha ripercorso brevemente l’assessore Filippello:
nei primi mesi del 2010 abbiamo effettuato una bonifica degli archivi ereditati perché su 70mila contribuenti avevamo riscontrato ben 48mila 800 anomalie. Per giorni abbiamo incrociato le banche dati disponibili per ridurre al minimo le posizioni da controllare e abbiamo provveduto a inviare gli avvisi Ici del 2005 e siamo pronti a mandare gli avvisi 2006, che partiranno dopo aver effettuato tutte le verifiche su quelle precedenti. Poi abbiamo iniziato un lavoro di accertamento sulle ex aree agricole divenute edificabili con il nuovo Piano regolatore generale del 2007, con un aumento del valore di mercato dei terreni e dunque un incremento dell’imposta da versare. Infine abbiamo spedito 7mila questionari ad altrettanti contribuenti che per ora figurano in dubbio sui versamenti.
Lo stesso lavoro di bonifica è stato effettuato per la Tassa sui rifiuti solidi urbani, incrociando la nostra banca dati con quelle dell’Agenzia delle Entrate, della Camera di Commercio, con i dati catastali, con le utenze elettriche e quelle del gas, attività che ci ha permesso di individuare non evasori, ma contribuenti ‘distratti’ che avevano dimenticato di autodenunciarsi come contribuenti: scoperti i ‘distratti’ abbiamo spedito 4mila 500 avvisi di accertamento, 5mila 600 questionari per le posizioni dubbie e da circa un mese sono almeno 15 le persone che ogni giorno stanno venendo in ufficio per regolarizzare la propria posizione.
Per quanto riguarda l’imposta sulla pubblicità abbiamo messo a punto una procedura informatica che ci permette di individuare la pubblicità abusiva attraverso controlli strada per strada, mentre per la Cosap, il canone per le occupazioni del suolo pubblico, abbiamo completato gli accertamenti sul numero dei passi carrabili esistenti.
Ha spiegato il dirigente Marco Scorrano:
Nel momento in cui scoviamo un evasore l’ufficio tributi emette un avviso di accertamento per il recupero di tasse, sanzioni e interessi che decorrono dalla data di notifica del pagamento : nei giorni scorsi abbiamo operato un raffronto tra i dati disponibili dal 2005 al 2009 e quelli iscritti nel bilancio 2010: nel 2005 sono stati accertati 3milioni 685mila euro di tributi; nel 2006 5milioni 79mila euro; nel 2007 circa 2milioni 931mila euro; nel 2008 4milioni 136mila 900 euro e nel 2009 4milioni 681mila euro, dunque 20milioni 512mila 900 euro complessivi distribuiti nei cinque anni, con una media di tributi accertati pari a 4milioni 100mila euro l’anno.
Dei 20milioni di euro di tributi accertati abbiamo già riscosso circa 12milioni di euro, mentre 8milioni 739mila euro sono già stati iscritti tra i residui attivi, ossia crediti da riscuotere, che non rischiano i termini della prescrizione, anche perchè la somma per oltre la metà risale ai tributi 2009. Non essendo infatti previste sanzioni per il ritardato pagamento molti contribuenti versano con comodo. Nell’anno 2010 abbiamo toccato il record dei tributi accertati: 6milioni 177mila euro, ossia il 50 per cento in più della media annuale registrata dal 2005 al 2009, ovvero 2milioni di euro in più, e il 31,96 per cento in più del solo 2009, con un incremento pari a 1milione 496mila euro di tributi in più che entreranno nelle casse comunali, incremento che testimonia l’intensa attività di accertamento condotta dagli uffici senza aumentare il personale a disposizione. Inoltre al maggior numero degli accertamenti non è corrisposto un aumento delle ‘lamentele’ dei contribuenti.
Dal primo gennaio 2010 a oggi sono stati 10mila 816 gli utenti che si sono rivolti ai nostri sportelli, per chiedere chiarimenti, annullamenti o revisioni delle cartelle, di cui 5.285 dal primo luglio a oggi, ossia dopo l’invio di cartelle e questionari. Una cifra che ha rispettato la media degli anni scorsi, ossia 10mila 682 utenti nel 2009; 10mila 364 nel 2008; 10mila 716 nel 2007, ossia appena 100 unità in meno del 2010, ma con 4milioni di euro in meno di tributi accertati. Tale numero certifica la bontà delle cartelle e dei questionari emessi che non erano ‘contestabili’.Intanto a inizio 2011 partiranno 6mila questionari Tarsu rivolti a contribuenti in posizione dubbia che entro 30 giorni dovranno rispedire al Comune lo stesso questionario per non incorrere nella sanzione pecuniaria pari a 258 euro.
I cittadini potranno però rinviare la pratica via mail, utilizzando la posta elettronica certificata all’indirizzo protocollo@pec.comune.pescara, o per fax al numero 085/4283663, o per posta ordinaria con raccomandata ricevuta di ritorno all’indirizzo Comune di Pescara, Settore Tributi, piazza Italia 1. Inoltre potranno chiedere informazioni al numero verde istituito dall’amministrazione, ossia lo 800.482527.