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Pescara,conclusa la missione umanitaria in Kenya

da Redazione

PESCARA – Si è conclusa ieri  la missione umanitaria in Kenya del sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia, del Presidente dell’Istituto per la Cooperazione internazionale Gianni Melilla e  di  Pino D’Atri, Presidente dell’Organizzazione non Governativa ‘Missione Possibile’,che rientreranno oggi nel capoluogo adriatico.

Gli ultimi appuntamenti hanno previsto l’inaugurazione di due aule scolastiche finanziate dalla città di Pescara nel villaggio di Karumiri e la visita alla discarica più grande del mondo situata proprio a Nairobi, discarica situata a due passi dalle baraccopoli.

Ha detto il sindaco:

un’esperienza straordinaria , fatta di momenti istituzionali, come l’incontro con l’ambasciatrice italiana in Kenya, Paola Imperiale, e l’inaugurazione del dispensario, ossia il poliambulatorio che nel villaggio di Embu permetterà a 40mila persone di curarsi senza dover percorrere venti chilometri a piedi per raggiungere un medico. Negli ultimi giorni con Missione Possibile abbiamo visitato altre strutture in via di costruzione o già concluse che abbiamo avuto l’onore di aprire, come nel villaggio di Karumiri dove abbiamo inaugurato due aule scolastiche: la prima è stata intitolata a ‘Paolo Melatti’, un volontario di Missione Possibile scomparso qualche anno fa, e proprio la sua famiglia ha contribuito alla realizzazione della struttura; la seconda aula scolastica è stata realizzata con i fondi raccolti dall’Associazione Asd Runners Pescara nel corso dell’evento agonistico svoltosi presso lo stadio ‘Cornacchia’. Ai tanti bambini che hanno accolto con sorrisi ed emozione l’evento abbiamo regalato penne, quaderni e pastelli per iniziare il loro percorso formativo. Poi nella giornata odierna, prima della partenza, siamo tornati a Nairobi dove abbiamo visitato la discarica più grande del mondo, che si trova proprio nella capitale, con accanto le sue tristi baraccopoli.

Ha ricordato il Presidente D’Atri :

Missione Possibile  è all’ottavo anno di lavoro nell’area sud-sahariana con interventi mirati nel settore sanitario perché le malattie sono il primo flagello in quei paesi. Il dispensario che abbiamo inaugurato è dotato di una sala vaccinazione e di alcuni letti di degenza. Ma non basta: per la prima volta c’è stata una delegazione istituzionale che è venuta con noi a controllare e verificare quanto fatto negli anni precedenti, con i relativi stati di avanzamento.

 

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