Pescara,consegnate le Borse di studio ‘Cesare Pozzo’

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PESCARA – Si è svolta ieri pomeriggio la tradizionale cerimonia di consegna delle Borse di studio della Società di Mutuo Soccorso ‘Cesare Pozzo’ destinate agli studenti più meritevoli. Il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia ,che ha preso parte alla cerimonia con l’assessore Marcello Antonelli, ha commentato:

l’Associazione ‘Cesare Pozzo’ rappresenta oggi sicuramente un punto di riferimento di primaria importanza nell’ambito della sussidiarietà e della mutua assistenza, come testimoniano i numeri legati alla sua attività, con circa 90mila soci, 90 sedi sparse sul territorio nazionale, e circa 250mila assistiti. E in particolare nella nostra regione tale Organismo conta su 130 anni di storia, a servizio dei lavoratori e delle famiglie con sostegni finalizzati alle spese sanitarie, attraverso rimborsi, sussidi e convenzioni con strutture sanitarie specialistiche, attività che oggi assume ancora maggiore peso e importanza in considerazione della grave crisi che il Paese sta vivendo.

Un’attività di assistenza che la nostra amministrazione comunale ha sempre ritenuto fondamentale se consideriamo che, seppur in una situazione di tagli ai trasferimenti regionali e statali, ha mantenuto inalterata, e lo scorso anno ha anche aumentato, la spesa sul sociale, quindi il sostegno alle fasce deboli della popolazione. Per la prima volta abbiamo istituito un assessorato al Disagio giovanile, abbiamo istituzionalizzato l’erogazione di assegni una tantum per il pagamento delle bollette, i contributi sino a 1.200 euro ai nuclei familiari con più di 4 figli, e forniamo l’assistenza per l’acquisto dei testi scolastici. La celebrazione odierna rappresenta senza dubbio un’occasione di confronto e di riflessione perché rimette al centro della vita familiare e dei giovani un sistema di priorità basato sul merito, un sistema che negli ultimi anni si è andato affievolendo, vuoi per la sfiducia dei giovani verso il proprio futuro lavorativo, vuoi per accadimenti esterni che tendono a spostare l’attenzione dei ragazzi verso modelli materialistici. Il merito invece dev’essere un elemento discriminante, inteso come cultura di base, come abilità professionali acquisite, come sviluppo di una sensibilità particolare nell’affrontare i momenti duri della vita.

 

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