PESCARA – Ieri mattina è stata approvata in Consiglio comunale a Pescara, con 24 voti a favore su 24 presenti, una mozione nella quale viene finalmente riconosciuto il porto canale quale ‘proprietà dello Stato’ che dunque ne ha piena competenza e viene richiesta la rimodulazione di venti milioni di euro di fondi Fas da destinare al porto di Pescara per effettuare, da un lato, un vero dragaggio e, dall’altro, per attivare l’intervento infrastrutturale previsto nel primo lotto dei lavori del Piano regolatore portuale ormai in fase di approvazione.Il consigliere comunale Pdl Lorenzo Sospiri, consigliere regionale, ha ufficializzato l’esito della parte mattutina del Consiglio comunale di Pescara. Al centro del dibattito la mozione, rimodellata in modo congiunto da maggioranza e opposizione, relativa al problema del porto canale di Pescara.
Ha spiegato Sospiri:
innanzitutto va chiarito che il porto è un’infrastruttura di interesse e dimensione nazionale, di cui la Regione è pronta ad assumersi la responsabilità, ma solo per ‘coprire’ una defaillance nazionale. Va poi ricordato che i fondi Fas sono fondi destinati alla riqualificazione di aree sottosviluppate di livello regionale, dunque non potrebbero neanche essere impiegati per il nostro scalo nazionale. Inoltre è evidente che per poter impiegare i fondi Fas, dobbiamo anche disporre di un progetto preliminare da mettere in gara, un progetto che oggi non c’è e che dobbiamo redigere velocemente per intervenire sull’imboccatura del porto. La mozione odierna, quindi, deve rappresentare un elemento rafforzativo che porteremo nella richiesta di rimodulazione dei fondi Fas per un’opera di interesse nazionale, un documento con cui diremo al Governo che, a fronte della loro assenza sulla problematica, interverremo noi distogliendo i fondi Fas da altre opere comunque importanti per dirottarli sull’emergenza porto. La verità è che la politica nazionale è ben ‘poca cosa’ e per il porto di Pescara l’unica cosa seria prevista era quella voluta dall’onorevole Sospiri, che però è scomparso ormai sei anni e mezzo fa.
Nella mozione odierna il Consiglio comunale afferma che ‘premesso che con lo sblocco dei fondi Fas per complessive 712milioni di euro si apre indubbiamente una partita molto importante per il rilancio e lo sviluppo della nostra regione, da troppo tempo ferma al palo; che le linee di intervento indicate da una prima ripartizione dei fondi per macroaree sono sicuramente importanti, sia pure nella loro genericità, ma va detto subito che la necessaria rimodulazione degli interventi da finanziare debba tenere conto delle specificità territoriali all’interno di un’idea di rilancio di tutta la regione; che crediamo sia arrivato il momento di aprire una grande vertenza Pescara, senza nessun rischio di incorrere in inutili campanilismi, nei confronti del Governo regionale che veda uniti la politica, le associazioni di categoria, e i sindacati assieme al forum dell’economia istituito dalla Camera di Commercio di Pescara per ridare forza e sviluppo all’area pescarese; che Pescara e l’area metropolitana, da locomotiva dell’economia abruzzese, è diventata un ultimo vagone con previsioni per il futuro assai più nere; che settori trainanti come commercio, industria ed edilizia sono totalmente in crisi con conseguenti livelli di disoccupazione in forte aumento; che un Governo regionale responsabile e attento dovrebbe attivare una serie di interventi a sostegno di quella che è stata considerata da sempre la locomotiva d’Abruzzo; che Pescara non può e non deve essere penalizzata, investire nel rilancio della più grande città d’Abruzzo significa rilanciare l’intera Regione, infrastrutture come porto, aeroporto, viabilità e ferrovia sono fondamentali per l’intero Abruzzo; che è per questo che facciamo un appello al governo regionale e ai consiglieri regionali di maggioranza e di opposizione aprendo una vera e propria vertenza Pescara affinchè non si perda l’occasione anche questa volta di investire sulle infrastrutture di Pescara per rilanciare l’intero Abruzzo; pertanto – si legge nel documento – si impegna il sindaco e la giunta ad attivare tutte le iniziative presso il Governo, affinchè eroghi lo stanziamento previsto per il porto di Pescara contenuto nel ‘collegato infrastrutture’ e comunque che la Regione Abruzzo, nella rimodulazione della ripartizione dei fondi Fas alla città di Pescara, assegni fondi adeguati per le infrastrutture fondamentali per il rilancio della città di Pescara e dell’intero Abruzzo; ad attivare in particolare per il Porto di Pescara, ormai inutilizzabile, un intervento di dragaggio adeguato e un intervento infrastrutturale secondo quanto previsto nel primo lotto dei lavori del Piano Regolatore Portuale che modifichi e risolva definitivamente le problematiche legate all’agibilità del porto di Pescara, una richiesta di fondi nella misura non inferiore ai 20milioni di euro.
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