“La cultura della sostenibilità oggi si lega a doppio filo con il concetto stesso di mobilità – ha sottolineato l’assessore Fiorilli – e alle pubbliche amministrazioni, oggi, le città chiedono di avere il coraggio delle scelte, che a volte possono sembrare anche impopolari, ma che con un’adeguata conoscenza e partecipazione diventano subito condivise. Lo abbiamo visto in via Firenze, dove, con convinzione, abbiamo portato avanti un ambizioso progetto di pedonalizzazione che ha trasformato quella strada nel nuovo salotto di Pescara, una scelta che è stata vincente. In pochi mesi dalla conclusione dei lavori abbiamo assistito a un incremento straordinario di pubblici esercizi e di locali, tanto che il progetto iniziale prevedeva un intervento sino a via Trieste che poi siamo stati ‘costretti’ ad allungare sino a via Genova proprio perché i commercianti ce lo hanno chiesto. Con uno sforzo, anche economico, ci siamo riusciti, ma è paradossale pensare che sono stati proprio i commercianti a chiederci di chiudere la strada al traffico, cosa che forse dieci anni fa sarebbe stata impensabile. E sono gli stessi commercianti che oggi ci chiedono di proseguire quell’intervento allungando verso sud la pedonalizzazione, vincendo la diffidenza iniziale che c’è sempre, come oggi sta accadendo per il progetto di riqualificazione di corso Vittorio Emanuele. Oggi per la valorizzazione di quella strada ci sono delle resistenze fortissime, senza tener conto che l’amministrazione comunale ha compreso il recupero di quell’asse viario tra le nostre priorità proprio partendo dalle fortissime sofferenze economiche che oggi registriamo in quel corso: mentre la sosta con disco orario sul lato mare rappresenta un valido supporto per le attività che si trovano su quel versante della carreggiata, il lato monte è quasi completamente desertificato, e, in maniera assurda, gli ingombranti volumi di traffico oggi esistenti sull’asse sono un ostacolo, tanto da non consentire neanche al pedone di attraversare la strada. Il nostro progetto di riqualificazione mira a superare la crisi, creando una diversificazione della mobilità, ovvero aprendo una strada parallela, verso ovest, a corso Vittorio Emanuele, strada che accoglierà i grossi flussi di traffico, lasciando sul corso il trasporto pubblico e il traffico residenziale, con un alleggerimento dei flussi veicolari dell’80 per cento, inoltre andremo ad ampliare i marciapiedi e a ridurre la larghezza della carreggiata stradale. Ma ovviamente la sostenibilità passa anche attraverso il potenziamento delle piste ciclabili, partendo con le riviere, oggi tutta percorribile con le due ruote, tranne un piccolo tratto a sud, da piazza Le Laudi al ponte di via Primo Vere, mentre stiamo già provvedendo al rifacimento del tratto di pista ciclabile compreso tra la Madonnina e piazza Primo Maggio”.
“La campagna per la sostenibilità per la Gtm – ha invece detto Russo – è passata innanzitutto attraverso l’innovazione totale del parco mezzi, per l’introduzione dei nuovi bus a metano, e proseguirà investendo sulla realizzazione della filovia, il primo mezzo di trasporto pubblico di massa veloce che transiterà su un percorso dedicato”.
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