PESCARA – Ieri pomeriggio è deceduta l’anziana signora, ricoverata sabato scorso in gravissime condizioni all’ospedale civile di Pescara, nel Reparto di Rianimazione, dopo una caduta avvenuta a pochi passi da casa, in via Tripoti, nel rione Zanni.La Polizia municipale di Pescara, coordinata dal maggiore Paolo Costantini, dovrà ora fare luce sul decesso mentre i primi accertamenti e le testimonianze rese da alcuni passanti, lascerebbero presumere che la donna abbia inciampato in un’impalcatura privata di un palazzo in ristrutturazione lungo la strada.
Il Presidente della Commissione consiliare Lavori pubblici Armando Foschi, ufficializzando la notizia, ha ricordato:
il dramma è scattato sabato scorso quando, intorno alle 10.30-11 una donna, F.M, 80 anni, residente in piazza IV Novembre, sempre nel quartiere Zanni, è stata soccorsa e trasportata in gravissime condizioni al Pronto Soccorso dell’ospedale civile, con gravi lesioni e in stato di incoscienza dopo una caduta accidentale . I sanitari ne hanno disposto l’immediato ricovero nel reparto di rianimazione, mentre la Polizia municipale, coordinata dal maggiore Costantini, su incarico dell’Autorità Giudiziaria, ha avviato i primi accertamenti, partendo proprio dalle testimonianze secondo cui la donna sarebbe caduta in via Tripoti e alcuni presenti avrebbero indicato la probabile causa alla presenza di un’impalcatura privata esistente attorno a un palazzo in ristrutturazione. La Polizia municipale ha acquisito le testimonianze ed effettuato i primi rilievi, resi difficili dalla distanza temporale tra il fatto e i rilievi, e l’intero fascicolo è stato affidato al Pm Di Florio. Alle 18.30 odierne, però, l’ospedale ha comunicato al maggiore Costantini il decesso della donna che nelle ultime ore si era aggravata a causa dei traumi riportati nella caduta e non è riuscita a farcela. A questo punto già da domani la Polizia municipale riavvierà le indagini per individuare con esattezza la causa dell’incidente costato la vita a una nonnina di 80 anni, approfondendo gli accertamenti e acquisendo la cartella clinica della donna.