“Da parte del Comune di Pescara – ha sottolineato l’assessore Del Trecco – c’è tutta la volontà a prelevare la sabbia derivata dal dragaggio per utilizzarla per il ripascimento della riviera sud, quella più colpita dal fenomeno dell’erosione. Il discorso per il ripascimento è già partito da mesi, tanto che gli stessi operatori balneari interessati hanno redatto a proprie spese il relativo progetto e finanzieranno la parte operativa, dopo che il Comune ha messo a disposizione la sabbia necessaria. Tuttavia, prima di partire, abbiamo dovuto attendere gli ultimi pareri del Provveditorato alle Opere Marittime-Ministero delle Infrastrutture circa le procedure normative e regolamentari da seguire per poter procedere. Ei pareri ci hanno imposto di sottoporre la procedura a Verifica di Assoggettabilità, esattamente com’è accaduto nelle Marche dove le operazioni di ripascimento erano partite senza le procedure di Via, subendo un formale stop proprio dal Ministero. Nello specifico, il Dicastero all’Ambiente ha infatti osservato che ‘la disciplina in materia di Via non permette di escludere a priori alcuna categoria di opere, anzi in caso di esclusione di alcuni progetti si potrebbe incorrere in una condanna della Corte di Giustizia o del Tar competente. Si fa inoltre presente – si legge nella nota – che anche la più recente normativa italiana, tra le opere la cui valutazione è a carico delle Regioni, individua le opere costiere con la stessa dizione della Direttiva comunitaria, non escludendo a priori specifiche opere di difesa della costa, quali sono quelle di ripascimento’. A questo punto abbiamo deciso di far partire le procedure, che sicuramente richiederanno un’attesa di 45 giorni, dunque più lunga del previsto, prima di portare nuova sabbia sul nostro litorale, ma, al tempo stesso, ci garantiranno una procedura sicuramente corretta e inoppugnabile dal punto di vista normativo e ambientale, mettendoci al riparo da eventuali ricorsi al Tar che avrebbero determinato un blocco dei lavori, lasciando i balneatori senza sabbia e con una pendenza giudiziaria per i nostri uffici. La pubblicazione sul Bura partirà mercoledì prossimo, 19 marzo, e da quel momento decorreranno i 45 giorni, entro i quali chiunque, ossia Associazioni, Enti, privati cittadini e portatori di interesse, potranno presentare osservazioni o pareri sull’opera. Trascorsi i 45 giorni di pubblicazione potremo avviare il ripascimento, dunque entro la prima decade di maggio, dando al litorale sud una boccata d’ossigeno che si tradurrà in 11mila metri cubi di sabbia”.
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