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Pescara, Del Vecchio su “La riviera con tunnel e montagna”

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PESCARA – Il consigliere comunale del Pd  Enzo Del Vecchio interviene sul progetto del tunnel nella riviera sud di Pescara auspicando che venga del tutto accantonato. Si legge nella sua nota:

Con la determina n. 181/MA del 29 luglio scorso il Dirigente del Settore Lavori Pubblici, arch. Fabrizio Trisi, ha proceduto a revocare tutti gli atti sin qui posti in essere e riguardanti l’approvazione del progetto di riqualificazione della Riviera sud a tutti noto come “La riviera con tunnel e montagna”. La motivazione posta a sostegno dell’eclatante iniziativa si sostanzierebbe sulla necessità di recepire le “sollecitazioni pervenute dagli stokeholders”. In italiano grezzo l’amministrazione Mascia ha dovuto prendere atto della autentica follia che si voleva realizzare, una montagna alta nove metri che una talpa avrebbe dovuto forare per consentire la realizzazione di un tunnel per lo scorrimento del traffico veicolare, e che ha incrociato una massa enorme fatta di semplici cittadini, comitati ed associazioni dotati di tanto buon senso che non hanno dovuto impiegare molto per evidenziare l’insula scelta.Si tratta di un primo ed importante risultato ottenuto da quanti hanno a cuore le sorti di questa Città ma, stante il tenore del provvedimento, anche della opportunità di mantenere ancora alta la vigilanza sulle scelte che l’amministrazione Mascia ha in animo posto che la revoca sottintende a future scelte di cui al momento non si conoscono i termini.Considerato che la quasi totalità degli “stokeholders” hanno invitato l’amministrazione a soprassedere completamente alla realizzazione della montagna e del tunnel sarebbe auspicabile, a questo punto, che il nuovo indirizzo dell’amministrazione volga verso un proseguimento della riqualificazione della riviera in linea con quella già realizzata e senza esorcismi funambolici che snaturerebbero la natura del luogo che oltre a godere di un palcoscenico di primo piano come è la riviera è tutelato dall’essere inserito all’interno della Riserva Dannunziana.

Non rimane che attendere l’ulteriore “parto” di questa travagliata amministrazione con l’augurio che la Città possa beneficiare di una scelta oculata e che abbia risentito di quel sano buon senso profuso a piene mani da tanti “incompetenti” stokeholders.

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