PESCARA – I gruppi consiliari della maggioranza di centro-destra al Comune di Pescara Popolo della Libertà, Udc, Pescara Futura, Città Ponte e gli indipendenti sono intervenuti ieri sul Piano particolareggiato 2 affermando che condividono , sia nel percorso che nei contenuti, l’impostazione dell’atto di indirizzo relativo al Pp2 sullo sviluppo infrastrutturale della riviera sud, atto predisposto dall’assessore allo Sviluppo del Territorio Marcello Antonelli.Inoltre si ribadisce la volontà di portare il documento all’esame del Consiglio comunale nella prima seduta di luglio, fissata per il giorno 4 luglio, previo parere favorevole della Commissione Gestione del Territorio presieduta dal consigliere Marco Mambella, parere che verrà espresso mercoledì prossimo, 22 giugno.
Hanno detto ieri i gruppi di maggioranza:
l’esame della delibera avvenuto ieri in Commissione non ha determinato alcuna frizione in seno alla coalizione di centro-destra, dunque non c’è alcun presunto problema posto dall’Udc, essendo l’atto di indirizzo frutto di una condivisione sia nel percorso che nei contenuti. L’unico elemento su cui c’è ancora una riflessione in atto ed è contenuto nella delibera è quello relativo al trasferimento della capacità edificatoria pubblica, ossia del Comune, dal subambito B, ossia dall’area degli ex serbatoi Di Properzio, nel sub-ambito C, ossia nell’area dell’ex Cofa”.
Un’ipotesi, come ha spiegato già ieri l’assessore Antonelli “finalizzata alla costituzione di un macro-comparto esclusivamente pubblico date le proprietà del Comune e della Regione, ossia l’ex Cofa, presenti nell’area che potrebbe tradursi in un fondo immobiliare. L’obiettivo è la valorizzazione del patrimonio pubblico del Comune di Pescara. Non è una questione urbanistica, perché non abbiamo previsto il trasferimento di una volumetria, ma solo di una potenziale capacità edificatoria, ovvero non si determinano automaticamente ‘più mattoni’ nel subambito C. Peraltro – come ha ricordato ieri l’assessore Antonelli – parliamo di un elemento inserito nell’atto di indirizzo come potenziale strumento di cui poter fruire, ma non è detto che la soluzione finale sarà tale. Per ora si tratta esclusivamente di un atto di indirizzo, e l’idea di fossilizzare la discussione su un dettaglio è incompatibile con la natura stessa dell’atto di indirizzo, che ipotizza solo scenari su cui poi dovremo metterci al lavoro, perché sia chiaro che la nostra maggioranza di governo non intende approvarsi il Pp2 nel chiuso di una stanza, ma ci sarà il coinvolgimento della città con la partecipazione di tutti i portatori di interesse.
E’ evidente che tale impostazione è conseguente all’eventuale alienazione dell’ex Cofa, da parte della Regione Abruzzo nei confronti della Camera di Commercio, ossia mantenendo il bene in capo alla parte pubblica. In altre parole, l’impostazione data ha senso se c’è una proprietà pubblica in cui calare le nostre proprietà, e comunque parliamo di un’ipotesi che troverà sostanza in Consiglio comunale. L’atto di indirizzo verrà licenziato in Commissione senza alcuno stralcio, salvo poi eventuali parziali modifiche che verranno affrontate in Consiglio comunale, ma la compattezza della maggioranza sulle scelte urbanistiche da calare sulla città non è in discussione e nel centro-destra non ci sono né condizioni né distinguo da parte del governo cittadino.