Improcrastinabile la realizzazione del nuovo depuratore di Pescara,che però richiede almeno due anni; nell’immediato previsti interventi che risolvano le criticità mostrate in occasione di piogge
PESCARA – Questa mattina presso la Regione si è tenuta una riunione voluta dal presidente Luciano D’Alfonso per far fronte alla grave crisi che investe il settore della gestione delle acque reflue su tutto il territorio della Regione e in particolar modo per quanto riguarda il fiume Pescara, che maggiormente, in questo ultimo anno, ha influito su uno dei settori trainanti dell’economia regionale, quello del turismo balneare.
Alla riunione hanno preso parte per il Comune il sindaco Marco Alessandrini e il vice sindaco Enzo Del Vecchio.
“Dal tavolo è emerso il fatto che non è più rinviabile l’esigenza di dotare Pescara di un nuovo depuratore e a tal fine la Regione ha subito dato copertura finanziaria all’operazione, investendo il Comune di Pescara nell’individuazione del sedime dove realizzare l’infrastruttura- illustrano il sindaco Marco Alessandrini e il vice sindaco Enzo Del Vecchio a fine riunione – Una prospettiva che comunque necessita di un periodo di tempo per realizzarsi quantificato in almeno due anni. Da qui la necessità e la riflessione del tavolo voluto dal presidente della Regione su come affrontare in termini emergenziali le criticità che l’attuale sistema del depuratore di Pescara mostra in occasione di piogge e che giocoforza determinano l’assunzione di ordinanze di divieto di balneazione temporanea, che pregiudicano l’immagine della nostra economia turistica.
A tal proposito e con un ordine di priorità che verrà stabilito nei prossimi giorni, il tavolo ha evidenziato di procedere secondo queste fasi
prima di tutto si opererà affinché i reflui del Comune di San Giovanni Teatino che oggi confluiscono a Pescara, vengano deviati verso l’impianto di San Martino sulla Marrucina di Chieti;
si prevederà la realizzazione di una vasca di troppo pieno presso l’impianto di sollevamento della Madonnina, affinché gli sfiori vi confluiscano anziché andare al fiume;
si provvederà a collettare le infrastrutture del sistema idrico di Pescara Nord all’impianto ex Considan di Montesilvano;
è poi ineludibile che per la funzionalità del sistema si arrivi ad una separazione fra acque bianche e nere, operazione sicuramente molto costosa, ma che comunque dovrà vedere un suo avvio che la Regione ha voluto già definire in questa sede, dando disponibilità di risorse economiche, individuando con precisione le aree da cui partire sin da subito, anche per evitare di gravare ulteriormente sul depuratore.
In questo pacchetto di interventi rientra anche l’obiettivo della Regione di realizzare un nuovo depuratore per la città di Spoltore, che oggi con San Giovanni Teatino confluisce reflui e acque bianche in quello di Pescara. L’insieme di tutti questi interventi potrà garantire la qualità delle acque reflue e una risposta alle criticità che si manifestano durante le piogge, tale da evitare sversamenti di reflui nel fiume e l’assunzione delle conseguenti ordinanze temporanee di divieto di balneazione.
Tutto ciò accadrà contestualmente agli interventi già programmati e di prossima realizzazione con i fondi regionali per l’adeguamento dell’attuale depuratore di Pescara per un importo di 8,5 milioni di euro finanziati dalla Regione Abruzzo, al fine di renderlo maggiormente efficiente nel trattamento delle acque.
Queste le basi. E’ stata fissata al 31 agosto la prossima riunione presso la Regione. Entro tale data il Comune di Pescara dovrà individuare un’area di sedime possibilmente vicina all’attuale depuratore che dovrà ospitare la nuova infrastruttura, parimenti dovrà fare Spoltore. Si tratta di un primo e importante passo che ci accingiamo a compiere insieme alla filiera istituzionale e tutti gli enti preposti a trovare soluzioni concrete e proficue per la città, il fiume, il mare e il nostro ambiente”.