PESCARA – Si è svolta ieri a Pescara l’iniziativa dell’Associazione ‘carrozzine determinate’ finalizzata a sensibilizzare sul Diritto alla Mobilità. Poco prima delle 16, sono stati occupati venti parcheggi lungo corso Vittorio Emanuele, sfidando il malumore di chi si avvicinava allo stallo libero e con sorpresa si ritrovava invece dinanzi un ostacolo imprevisto, ossia una carrozzina vuota con il cartello ‘torno tra 5 minuti’, oppure ‘solo un attimino’. Una sorpresa che poi trovava una spiegazione quando un volontario si avvicinava per regalargli una confezione di carbone dolce e gli spiegava il senso di una manifestazione con la quale si sono volute risvegliare le coscienze di coloro che spesso occupano indebitamente un posto auto riservato ai diversamente abili senza neanche rendersi conto del disagio enorme di cui possono essere causa. Qualcuno ha rifiutato quel sacchetto di carbone dolce, ma è stata una minoranza a fronte delle decine di persone che invece si sono fermate a parlare con Claudio Ferrante e con tutti i volontari che hanno aderito a un’iniziativa unica in Italia e che Pescara ha sposato con forza e convinzione.
L’assessore alla Mobilità Berardino Fiorilli ha preso parte all’iniziativa di sensibilizzazione promossa da Claudio Ferrante, presidente dell’Associazione Carrozzine Determinate, e che ha visto la presenza dei rappresentanti dell’Associazione Nazionale Carabinieri, del tenente colonnello Mario Fioretti, del maggiore Danilo Palestini e del maggiore Giorgio Mancinelli della Polizia municipale.
“Il progetto e la proposta – ha spiegato l’assessore Fiorilli – sono arrivati proprio da Claudio Ferrante e dalle ‘Carrozzine Determinate’, ossia quella di promuovere una nuova campagna di sensibilizzazione contro l’abuso dei posti auto riservati ai diversamente abili da parte di quegli utenti che non ne hanno né diritto né bisogno e per farlo abbiamo pensato non alla solita distribuzione di materiale divulgativo, ma piuttosto a un’iniziativa che potesse avere un impatto più forte sull’utenza. Per questa ragione oggi pomeriggio poco prima delle 16, siamo scesi insieme in strada e abbiamo occupato ben 20 parcheggi nel centralissimo corso Vittorio Emanuele, nel tratto compreso tra via Trento e via Trieste. Al posto delle macchine abbiamo lasciato delle carrozzine vuote con l’obiettivo di richiamare l’attenzione degli automobilisti, specie quelli abituati a lasciare ‘per cinque minuti’ l’auto anche dove non si può, compresi gli stalli per i diversamente abili, spesso senza neanche rendersi conto dell’enorme disagio che possono arrecare a chi invece ha un bisogno irrinunciabile di quello stallo riservato, e non per scelta, ma per necessità. Agli automobilisti ‘normodotati’ abbiamo dato un assaggio di quel disagio, facendo comprendere loro quanto possa essere fastidioso, specie quando si ha fretta, o ci si sposta per necessità e non per divertimento, vedere magari l’unico parcheggio disponibile ‘occupato’ indebitamente da qualcun altro. Peraltro abbiamo scelto la giornata odierna che comunque è un giorno speciale, perché un sabato e perché, casualmente, è anche il primo giorno dei saldi, quindi un giorno in cui il traffico veicolare in centro è stato più intenso del solito. Ma, contrariamente a quanto si potesse pensare, i primi a solidarizzare con la manifestazione sono stati proprio i commercianti che si sono messi a disposizione condividendo le ragioni dell’iniziativa. E per tutto il pomeriggio, ispirati dall’imminente festa dell’Epifania, decine di volontari hanno distribuito sacchetti di carbone dolce ai cittadini con volantini proprio per spiegare le ragioni di una manifestazione che l’amministrazione comunale ha voluto fortemente perché rappresenta una battaglia di civiltà. Spesso i nostri 5 minuti di superficialità possono significare un’ora di disagio per chi si ritrova a dover girare in auto alla ricerca di uno stallo di sosta riservato”.
“Quella odierna a Pescara – ha proseguito il Presidente Claudio Ferrante – è stata in realtà la prima iniziativa organizzata in questo modo in Italia perché abbiamo voluto copiare un meraviglioso esempio verificatosi a Lisbona un mese fa dove, le persone con disabilità, non potendo più svolgere alcuni elementari diritti di cittadinanza attiva, come entrare in un’Istituzione o prendere un caffè in un bar, hanno lanciato una campagna di sensibilizzazione partendo con una provocazione, ossia hanno occupato i posti dei normodotati. Noi abbiamo fatto la stessa cosa, ossia abbiamo occupato 20 stalli perché il concetto che vogliamo trasmettere e far capire è che spesso parcheggiare anche per un solo istante indebitamente in un posto riservato può rendere difficile la vita a una persona con disabilità. Al posto delle vetture abbiamo ‘parcheggiato’ delle carrozzine vuote con il cartello ‘un solo attimo’ per ricordare agli automobilisti le scuse più assurde spesso utilizzate per giustificare un’ingiustizia. Inoltre abbiamo distribuito il carbone dolce ai passanti e agli automobilisti con il volantino confezionato per spiegare le motivazioni della manifestazione ed essendo sotto le feste di Natale, a ridosso dell’Epifania, abbiamo pensato di sfruttare il dono tipico della Befana. Il carbone rappresenta infatti il rimprovero per aver sbagliato, almeno una volta, nell’occupare uno stallo senza averne diritto, ma quel carbone è dolce perché noi cerchiamo la collaborazione con i cittadini. Oggi abbiamo parlato con la gente per far loro capire che, come recita lo slogan sul volantino, ‘i parcheggi riservati per le persone disabili non sono un lusso o un privilegio, ma sono una necessità’ e che ‘parcheggiare anche un solo istante in un posto riservato significa rendere difficile la vita a una persona con disabilità’. Con la nostra campagna di sensibilizzazione vogliamo fare capire ai cittadini che sono fortunati perché possono parcheggiare in un posto più lontano potendosi muovere autonomamente. E il risultato odierno è stato straordinario: la manifestazione è stata d’impatto per la provocazione fatta col sorriso, e ha suscitato attenzione”.
“Qualcuno ha rifiutato il sacchetto con il carbone dolce – ha detto l’assessore Fiorilli –, ma la maggior parte dei passanti si è fermata ad ascoltare e a esprimere solidarietà e condivisione. C’è stata anche una cittadina che si è fermata con la Polizia municipale perché pretendeva di parcheggiare lungo gli stalli occupati dalle carrozzine, ma è stato un caso assolutamente isolato rispetto alla sensibilità dimostrata da tutti gli altri passanti”.