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Pescara,discariche di amianto:al via la rimozione

da Redazione

Affidato l’appalto per  tre  discariche abusive

PESCARA – L’assessore all’Ambiente Isabella Del Trecco ha reso noto che  tre discariche abusive di materiale in amianto  verranno rimosse nelle prossime ore dall’amministrazione comunale di Pescara sul territorio urbano. L’operazione è stata affidata, tramite gara d’appalto, all’impresa Cericola Srl, per un importo di circa 2mila 700 euro, impresa che entro pochi giorni completerà l’intervento .Intanto  proseguono  le indagini, affidate al Nucleo Ambiente della Polizia municipale, al fine di individuare gli autori di quelle discariche.
“Purtroppo – ha detto l’assessore Del Trecco – nonostante il potenziamento dei controlli sul territorio, controlli ormai serrati e costanti, continuiamo a registrare l’odioso fenomeno delle discariche abusive che, di tanto in tanto, ritroviamo in alcune zone della città, spesso nascoste tra gli arbusti. Un fenomeno tanto più odioso quando si tratta di discariche di materiale di amianto, ovvero materiale estremamente pericoloso per la salute umana. Tre le situazioni di massima emergenza che sono state segnalate dal Nucleo ambiente della Polizia municipale, la prima in via Stradonetto, al civico 166; quindi via Vallelunga, lungo la strada che conduce al cimitero; e infine in via Santina Campana, al civico 26. In tutti e tre i casi è stata denunciata la presenza di materiale inerte, ossia lastre e manufatti in cemento amianto. Per garantire massima celerità nella rimozione, l’amministrazione comunale ha deciso di ricorrere all’affidamento in economia all’impresa Cericola, con una spesa di 2mila 700 euro. L’intervento che la ditta dovrà eseguire comprende la predisposizione di un apposito Piano di lavoro da trasmettere alla Asl; l’installazione e utilizzo di unità di decontaminazione a comparti stagni con impianto di microfiltrazione delle acque di scarico, con l’adozione di tutte le misure utili a proteggere la popolazione contro i rischi di esposizione e contaminazione dalla polvere di amianto; delimitazione delle aree interessate dai lavori; monitoraggio delle fibre aerodisperse; campionamento e classificazione dei rifiuti mediante analisi chimica; trattamento preliminare dei manufatti in amianto con prodotto incapsulante; movimentazione, imballaggio e sigillatura dei vari elementi con teli e sacchi in polietilene; pulizia delle superfici e raccolta di eventuali frammenti; carico, trasporto e smaltimento dei rifiuti presso discarica autorizzata. Ovviamente l’analisi dei rifiuti ci dovrà consentire anche di risalire agli autori delle discariche, utenti senza scrupoli che fingono di ignorare il pericolo derivante dall’abbandono di materiale in amianto, il cui pulviscolo disperso è cancerogeno, utenti che, non appena individuati, verranno denunciati penalmente alla Procura della Repubblica”.