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Pescara, Don Orione: successo per l’Open Day

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Nella struttura di via Aterno la riabilitazione d’eccellenza e d’avanguardia che attira pazienti da tutta Italia. Tra i primi a livello nazionale a sperimentare l’idrokinesiterapia, e avanzate terapie vascolari e cardiorespiratorie in particolare per malati oncologici. In quarant’anni, fornite prestazioni a 80 mila persone

PESCARA – Ci sono luminari del Rizzoli di Bologna che per i loro pazienti non cercano altro: la migliore riabilitazione in Italia si fa al Don Orione di Pescara. E non a caso: la struttura di via Aterno, vero polo di eccellenza in questo settore, attira ogni anno pazienti da ogni dove, e in quarant’anni di attività ha fornito servizi a circa 80 mila persone. Numeri importanti, che parlano di una storia fatta sicuramente di scienza, innovazione, tecnologia, competenze ma anche e soprattutto di attenzione alla persona nella sua interezza, com’è sempre stato per il carisma di San Luigi Orione, salito agli onori degli altari dieci anni fa, e di cui venerdì 16 maggio è stata festeggiata la memoria liturgica anche al centro di riabilitazione pescarese.

Ieri sabato 17 maggio, l’intera équipe ha accolto le centinaia di persone che hanno partecipato all’Open Day: visite e prestazioni gratuite, per conoscere da vicino questa grande opera sociale. Come raccontano il direttore Don Nicola Ierardi, Domenico Massimi, Antonio Aolisio, Rosalba Poli, Antonello Stara, Massimo D’Angelo, Lucia Della Rovere (direttrice sanitaria) e Umberto Di Maido: “Tutto ha avuto inizio negli anni Cinquanta ma solamente nel 1970, per iniziativa di don Giuseppe Callegari, proveniente da Foggia, quella che era una periferia che oggi sarebbe stata tanto cara a Papa Francesco, iniziò a trasformarsi per far nascere un centro di formazione, animato da tante iniziative di aggregazione per l’intero quartiere. Con l’arrivo nel 1972 di don Guido Sareli, recentemente scomparso, l’idea iniziale in un centro di riabilitazione per disabili”. Un’intuizione non da poco, in un periodo in cui la persona affetta da handicap era da tenere nascosta, quasi una vergogna, addirittura un danno se era maschio: “Per noi, invece, il disabile è sempre stato una persona importante, da mostrare a tutti. Rimangono memorabili, così, le passeggiate in corso Umberto a Pescara o gli spettacoli al Circus che realizzammo in favore del reparto di Ematologia, con cui abbiamo fortemente scardinato questa mentalità”. Se oggi il disabile ha piena cittadinanza nel territorio pescarese, dunque, lo si deve proprio a questa svolta che abbiamo voluto.

La prima convenzione con il Ministero della Sanità risale al 1974, e quarant’anni dopo il centro, grazie al lavoro di centotrentotto dipendenti e ad una struttura moderna, funzionale e d’avanguardia, fornisce servizi di riabilitazione che rappresentano un’eccellenza a livello nazionale. Spiega la dottoressa Della Rovere: “Abbiamo competenze per tutte le patologie e per tutte le fasce d’età. Lavoriamo in équipe settoriali che però dialogano tra di loro, per soluzioni multidisciplinari”. Tre sono le eccellenze del Don Orione di Pescara: “La riabilitazione vascolare con linfodrenaggi manuali per malati oncologici che hanno subito interventi chirurgici. Collaboriamo, al riguardo, con il polo di Senologia di Ortona, diretto dal professor Ettore Cianchetti. In secondo luogo, i servizi di riabilitazione cardiorespiratoria e, infine, l’idrokinesiterapia, vale a dire l’utilizzo dell’acqua nella rieducazione motoria. Siamo stati i primi in Abruzzo a fornire questo servizio, realizzando una piscina tecnologicamente avanzata, e tra i primissimi a livello nazionale, così oggi possiamo vantare competenze uniche, riconosciute a livello nazionale. Non è un caso, dunque, se dal Don Orione sono uscite personalità oggi diventate docenti universitari affermati, e se ancora oggi centinaia di allievi vengono qui da noi a formarsi”.

Tutto questo con la massima attenzione alla carità: se è vero, come dice il Vangelo, che “vi riconosceranno da come vi amerete“, chi entra in contatto con il Don Orione non può contare solo su servizi d’avanguardia, ma su uno sguardo e un’attenzione esemplari che aiutano chi vive nella sofferenza a sperimentare la rivoluzionaria forza salvifica dell’Amore di Dio. La festa per San Luigi Orione si conclude oggi, domenica 18 maggio, quando monsignor Tommaso Valentinetti, arcivescovo di Pescara-Penne, celebrerà la santa messa alle ore 11.00, preceduta alle 10.00 dalla processione nel quartiere della nuova statua di San Luigi Orione: tutti gli abitanti sono invitati a porre sui balconi segni di festa. La mattinata sarà allietata dalla banda musicale “Claudio Monteverdi” di Ripa Teatina, mentre la santa messa sarà animata dal coro della parrocchia Santi Angeli Custodi di Pescara.

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