PESCARA – In un comunicato stampa i consiglieri del P.D. Enzo Del Vecchio , Florio Corneli ,Giuliano Diodati criticano la inadeguata conoscenza delle tematiche riguardanti il porto di Pescara e la gestione della problematica relativa all’insabbiamento dello stesso da parte del sindaco Albore Mascia.
Si legge nel comunicato:
Destano grande preoccupazione le dichiarazioni del Sindaco Mascia che avanza dubbi sui costi e sulle procedure seguite per l’appalto del raggio di 2.000 metri cubi di materiali.
Sono trascorsi molti mesi da quando il Partito Democratico sollevò questioni vere e documentate sulla poca chiarezza che traspariva dal modo con cui era stata gestita la problematica relativa all’insabbiamento del porto di Pescara e della ricaduta negativa che questa avrebbe avuto per gli operatori e dell’intera collettività.
Abbiamo denunciato molti mesi addietro la follia di una operazione di dragaggio il cui costo unitario si sarebbe aggirato intorno ai 250 €/mc e che il materiale oggetto dell’escavo avrebbe apportato minimi benefici alle attività dei natanti all’interno del porto.
A quel tempo né Mascia né altri ritennero di dover approfondire politicamente e tecnicamente quelle procedure e quei costi ed oggi, dopo che sono stati, a nostro avviso, buttati letteralmente a mare 500.000 euro per rimuovere appena 2.000 metri cubi di sedimi apprendiamo che il Sindaco di Pescara avanza dubbi su quegli stessi argomenti.
Una dichiarazione che giunge troppo tardi e che non esime il Sindaco di Pescara da responsabilità politiche per questo suo lungo silenzio su un argomento che, comunque, investiva gli interessi della comunità da Egli amministrata e che ha subito durevoli e consistenti danni economici.
Questa Sua sortita conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, dell’assoluta poca conoscenza delle tematiche riguardanti il porto di Pescara e degli operatori che con quelle strutture contribuiscono all’economia cittadina.
Ancor più incredibili appaiono le ulteriori dichiarazioni del Sindaco Mascia, peraltro già espresse nel corso del Consiglio straordinario della settimana scorsa, che esclude qualsiasi possibilità di sversamento dei sedimi dragati in mare senza che mai Egli fa riferimento ad una norma legislativa, regolamentare od altro.
E’, invece, vero il contrario e cioè che l’unica norma che regola la materia, il D.M. del 24.01.1996 prevede espressamente questa possibilità evidenziandone le specifiche situazioni contrarie e solo in presenza di livelli di inquinamento tossico-nocivi che non risultano essere stati evidenziati nelle analisi eseguite ma solo presenza di carica batterica che ne escludeva l’utilizzo per il ripascimento tanto che se ne consigliava l’allocazione nella vasca di colmata.
Quindi, parlare di procedere con operazioni di dragaggio di grandi quantità di limi a costi accettabili escludendo, però, a priori l’unica soluzione che concili queste due esigenze ci sembra l’ennesima strategia priva di un fine pratico ed utile per la collettività.
Lo abbiamo detto dal giorno in cui è stato richiesto lo stato di emergenza con la contestuale nomina di un commissario straordinario che questa procedura deve servire ad accelerare le procedure in essere e non aggirarle.
Come nel passato assicureremo attenzione e vigilanza scongiurando ogni tentativo di strumentalizzare il dramma in cui si trovano gli operatori portuali e la locale marineria e che peggiora di giorno in giorno.