PESCARA – Si è svolto un secondo briefing serale del Nucleo della Protezione civile riunito sino a pochi minuti fa all’interno del Coc aperto in Comune, che resterà operativo anche questa notte con orario continuato. L’assessore alla Protezione civile Berardino Fiorilli ha fornito un ulteriore aggiornamento sulla situazione creata dal maltempo abbattutosi su Pescara ed ha detto che potranno tornare in casa in serata i residenti di via Aterno, via Raiale e possono riaprire le aziende situate nei pressi del fiume Pescara. Cessato allarme, per ora, per i residenti del Villaggio Alcyone, che potranno trascorrere la notte nelle proprie abitazioni; resta invece l’allarme rosso per le famiglie residenti lungo la strada provinciale Colle Breccia, sgomberate ieri sera, e anche i residenti della palazzina Ater di via Caduti per Servizio, al civico numero 48, dove in mattinata l’Ater ha provveduto alla demolizione del muro di contenimento divelto ieri dalla pressione dell’acqua, ma prima di consentire il rientro in casa dei cittadini, andrà effettuata la messa in sicurezza della collina, con la debita recinzione, operazione che il Comune sta già effettuando da questa sera, e continuando a lavorare per tutta la notte.
“Attualmente – ha spiegato l’assessore Fiorilli – sono cinque le squadre di volontari della Protezione civile che stanno operando sul territorio: una squadra sta operando con un’idrovora in tutta la zona dello Stadio, per aspirare l’acqua in eccesso in via Jasonni, via della Bonifica-via Pantini, e ovunque ne sia stata segnalata la necessità. Dopo gli ultimi sopralluoghi, a fronte del fiume che ha cominciato a ridurre la propria piena, abbiamo deciso che possono rientrare in casa già da questa notte i residenti di via Raiale, via Aterno e Villaggio Alcyone. Ma l’emergenza non è purtroppo finita per tutti: restano ancora fuori casa i residenti di strada Vicinale Colle Breccia, a causa della frana che sta interessando circa una decina di famiglie, e restano fuori casa, almeno per questa notte, le 12 famiglie residenti nella palazzina Ater di via Caduti per Servizio 48, palazzina minacciata dal crollo di un muro di contenimento. Stamane l’Ater ha provveduto alla demolizione del muro pericolante, ma ora il Comune dovrà garantire la messa in sicurezza della collina che veniva sorretta da quel muro, e che ora rischia di scivolare a valle alla prima pioggia. Da qualche ora sul posto sta lavorando un’impresa del Comune, con l’ausilio della Polizia municipale, diretta dal maggiore Sergio Petrongolo. Peraltro le 12 case sono anche state private della fornitura del gas proprio per ragioni di sicurezza. Non solo: nel pomeriggio odierno, in realtà, abbiamo ricevuto anche un altro allerta meteo della Direzione regionale della Protezione civile, secondo cui a partire dal pomeriggio odierno e per le prossimo 12-18 ore, sono previste condizioni di criticità moderata con rischio idraulico diffuso con possibili allagamenti, innalzamenti dei livelli idrici, piene fluviali ed estesi fenomeni di erosione, con probabile innesco di frane e smottamenti, chiedendo al Comune di attivare quindi il monitoraggio delle zone esposte a rischio, con il controllo dei sottopassi e prestando particolare attenzione a sottopassaggi e altri manufatti a rischio allagamento. In altre parole ora non preoccupano le piogge, ma gli smottamenti, per tale ragione, abbiamo anche deciso di non riaprire il canile di via Raiale, e i cani, per ora, resteranno affidati ai volontari della Lega che hanno trovato loro una sistemazione giudicata idonea. E’ invece stata revocata l’ordinanza che da ieri aveva disposto la chiusura delle attività produttive situate lungo il fiume, attività che dunque da domani potranno riaprire i battenti, compresi i locali situati sul lungofiume. Infine, da questa sera abbiamo garantito ospitalità anche a una famiglia sgomberata dalla collina di San Donato, dopo una frana, mentre stamane è stato risolto in tempo reale un disguido verificatosi a carico di una delle famiglie di via Caduti per Servizio ospitata in albergo: al momento di lasciare la struttura, situata in via Orazio, la famiglia composta da due pensionati, si è vista chiedere il conto, 48 euro, regolarmente pagato, somma che invece, come da accordi, avrebbe dovuto pagare il Comune. In realtà la famiglia, proveniente dal Palarigopiano, aveva semplicemente sbagliato albergo in cui trascorrere la notte, ma è stata comunque subito rimborsata dal Comune, com’era giusto che fosse”.