“Forse sarebbe il caso che il sindaco di Pescara atterrasse sul pianeta terra e cominciasse a fare i conti con la realtà – ha osservato il Capogruppo Sospiri -. Prima di scrivere dati fuori dal mondo, avrebbe potuto attingere notizie di prima mano semplicemente contattando la Caritas, o la stessa Prefettura. Su tutta la provincia di Pescara a oggi ci sono 400 profughi già dislocati in varie strutture, ex Ipab, oggi Asp, case di riposo e asili. Sino a oggi la Prefettura ha già emesso 4 avvisi pubblici per reperire strutture disponibili all’accoglienza: con i primi due avvisi, su Pescara è stato dirottato il primo centinaio di immigrati, ospitati nelle strutture Caritas del rione Rancitelli e via Gran Sasso; con gli ultimi due avvisi su Pescara sono arrivati altri 115 immigrati, di cui 46 sono dislocati nell’Hotel La Cascina, fra l’altro nel rione San Donato, con tutte le sue problematiche annesse, e 69 presso il dormitorio di via Alento, che infatti non può più ospitare i senzatetto stanziali del capoluogo adriatico, costretti di nuovo a dormire all’esterno della stazione ferroviaria centrale. A questa cifra, e siamo già a 215, parlando solo di Pescara, dobbiamo aggiungere gli altri 46 già destinati al capoluogo adriatico, assegnati alla cooperativa romana Eta Beta, che ha però dovuto mettere in stand by l’arrivo perché la struttura inizialmente individuata allo scopo, l’Hotel Holiday, sulla riviera sud, sembra non essere dotata di mensa e dunque non è adeguata alla necessità, ma ora la cooperativa sta ovviamente cercando una struttura alternativa sempre sul territorio. Come se non bastasse, registriamo arrivi a piccoli gruppi di altre 20 unità di immigrati a settimana, delocalizzati da altre strutture limitrofe quando registrano il troppo pieno. A questo punto è evidente che il sindaco Alessandrini o non sa più contare, o non ha la più pallida idea della problematica, e questo forse è ancor più grave. Specie se consideriamo che il prossimo 21 agosto giungerà a scadenza il quinto bando della Prefettura sempre per reperire strutture per accogliere i profughi e non sappiamo quanti ne verranno eventualmente assegnati a Pescara. Ovviamente – ha aggiunto il Capogruppo Sospiri – Forza Italia non mollerà la presa e di nuovo chiediamo al sindaco Alessandrini di sedersi al tavolo con il Prefetto per dire che Pescara ha già fatto la propria parte e non può permettersi di accogliere altri profughi, né in strutture pubbliche, né tantomeno in quelle private che dovessero proporsi”.
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