Pescara, esito del Convegno su identità rubate e frodi su internet

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PESCARA – Euro contraffatti, identità rubate e consumatori che quotidianamente subiscono frodi su internet: su questi temi si è discusso  nel Convegno a cura della Facoltà di Economia dell’Università D’Annunzio e dell’Ufficio Centrale Antifrode dei Mezzi di Pagamento (UCAMP) del Ministero dell’Economia e delle Finanze – Dipartimento del Tesoro, che si è tenuto ieri  a Pescara  presso l’Aula Magna F. Caffè della Facoltà di Economia. Inizio dei lavori con i saluti dei padroni di casa: la Preside di Facoltà Prof. Anna Morgante ed il Direttore del Dipartimento di Economia Prof. Piergiorgio Landini. A seguire, i saluti del Presidente del Consiglio Regionale Nazario Pagano e del Presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa.

Ad introdurre gli interventi operativi il Dr. Francesco Carpenito, Direttore dell’UCAMP- Ufficio Centrale Antifrode dei Mezzi di Pagamento. Moderatori del Convegno il giornalista RAI Lucio Valentini e l’avvocato Andrea Monti dell’omonimo Studio Legale.
Nel nostro Paese il contante è sempre il più amato dagli italiani. Secondo i dati della Banca Centrale Europea, l’Italia è il paese con il più basso utilizzo di moneta elettronica: il 77% delle transazioni superiori ai cento euro viene effettuato in contanti. Ma questo uso del contante, in termini di possibile elusione fiscale, ha un costo sociale, secondo i dati forniti dalla Banca d’Italia, di circa dieci miliardi di euro annui. L’utilizzo delle carte di pagamento sarebbe molto vantaggioso per ciascuno di noi e per il sistema economico in generale: maggiore flessibilità dei pagamenti (comprare da casa il biglietto aereo o ferroviario), contrasto all’economia sommersa e all’evasione fiscale. Ma l’uso delle carte ha un risvolto negativo per tanti consumatori che hanno vissuto sulla loro pelle truffe e frodi: la clonazione della carta, la sottrazione delle coordinate di identificazione per fini fraudolenti (es. in internet e via telefono), il phishing effettuato mediante e-mail.

Secondo Luigi Falzetti, dell’ Associazione Bancaria Italiana- a proposito del ruolo delle banche nel contrasto alle frodi nei pagamenti: “L’industria bancaria ha cominciato a dirottare il mercato dei pagamenti verso forme e strumenti più evoluti, efficienti e con costi sociali minori. Fra tutti quello delle carte di pagamento. Come per il contante, anche le carte di pagamento sono soggette al rischio frode. L’industria bancaria però, avendo puntato sempre più stretta con le Forze dell’Ordine, mettendo a loro disposizione le proprie competenze professionali.”

L’uso dei contanti, in ogni caso, ha i suoi rischi e su questo aspetto la Dr.ssa Tiziana Torres della Banca d’Italia, in tema di tutela delle banconote in euro in fase di produzione e in fase di circolazione, ha illustrato gli elementi specificamente progettati e realizzati per agevolare i cittadini nell’utilizzo delle banconote e l’attività della Banca d’Italia a protezione della moneta unica.
L’opera di prevenzione del pubblico ministero e della polizia giudiziaria è il primo aspetto da perseguire secondo il Procuratore Capo della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lanciano, Dott. Francesco Menditto: “Il pubblico ministero e la polizia giudiziaria devono essere messe in grado di operare e collaborare ai vari livelli, soprattutto internazionale. Occorre anche una continua opera di aggiornamento legislativo al passo con i tempi e con la rapidità di aggiornamento di chi commette crimini informatici. È un percorso difficile, che si scontra con persone sempre più abili nel delinquere anche con mezzi limitati”.

Il Prof. Ranieri Razzante, Presidente AIRA (Associazione Italiana Responsabili Antiriciclaggio) nel suo intervento sulle frodi su carte di credito e riciclaggio di denaro sporco, ha affermato che “Il comparto delle carte di credito e dei sistemi di pagamento elettronici è oggi tra i più vulnerabili al riciclaggio ed al finanziamento del terrorismo. Lo affermo da tempo, senza tema di smentite, contro quelli che continuano a sostenere che la sicurezza dei pagamenti viene scalfita dal solo contante. Ma la mafia ed i terroristi non usano contante, così come gli evasori fiscali. Si può avere denaro di plastica, lo si alimenta su conto corrente anche in contanti o comunque con fondi di illecita provenienza, e poi lo si utilizza mediante le carte regolarmente consegnate da una banca? “Senza dire della pericolosità estrema delle carte prepagate, per le quali introdurrei in qualche modo la nominatività, dato che sono denaro contante che circola liberamente”.

Il Dott. Sergio Zorzo, Responsabile area carte di pagamento e formazione di UCAMP, ha spiegato il funzionamento dell’archivio SIPAF unico nel suo genere in tutto il panorama europeo e mondiale, dove attualmente vengono gestite le informazioni sui sospetti punti di compromissione e di accettazione di carte compromesse. Presentati inoltre i dati raccolti a sistema, che annualmente vengono pubblicati con il Rapporto statistico sulle frodi con le carte di pagamento. Il rapporto in particolare fotografa la situazione attuale italiana delle frodi e i confronti con altri paesi europei ed extra-europei.

Imponente la rappresentanza del Corpo della Guardia di Finanza con la presenza del Comandante del Comando della Guardia provinciale, Colonnello Mauro Odorisio, il T.Colonnello della GdiF di Pescara Catello Esposito ha illustrato gli importanti risultati raggiunti nel contrasto alle frodi in genere con specifici focus nell’azione svolta nei confronti del riciclaggio mentre il V.Q.Agg. Stefano Zireddu ha parlato dei crimini informatici nel circuito economico-finanziario del furto d’identità digitale e dei mezzi elettronici di pagamento.

Con riguardo al furto d’identità il Dott. Fabio Picciolini, Segretario Nazionale di Adiconsum, ha parlato degli strumenti che le associazioni dei consumatori mettono in campo per tutelare l’interesse dei cittadini. A tale proposito sono scaricabili gratuitamente le guide su come difendersi dalle frodi in internet dal sito dell’Associazione www.adiconsum.it.

Laura Formichella ed Enrico Toti, ricercatori delle Università degli Studi di Tor Vergata e Roma Tre, hanno introdotto l’interessante confronto internazionale con la Cina sull’uso della carta di credito, una nazione che incoraggia i pagamenti non in contanti al fine di stimolare i consumi interni del Paese e, allo stesso tempo, tenere a freno l’evasione fiscale. “Nella Repubblica Popolare cinese i contanti sono tutt’oggi il mezzo di pagamento più popolare, ma la moneta di plastica si sta diffondendo a macchia d’olio con numeri da vero e proprio boom”.

Gioie e dolori di internet: nuove minacce all’orizzonte è il titolo dell’ultimo intervento in programma, a cura del Dr. Graziani, Akhela, che ha parlato della diffusione su larga scala dei Malware Internet Banking, Zeus e delle sue successive evoluzioni:“La conoscenza delle minacce e la consapevolezza della vulnerabilità dei sistemi che utilizziamo é già un primo passo importante. L’infezione avviene semplicemente navigando un sito internet compromesso, nel quale un comune browser installa un componente come se fosse un plugin, da questo momento in poi il browser compromesso quando si accorge che nella pagina viene compilato un campo IBAN si preoccupa di sostituire il codice IBAN digitato con quello di organizzazioni criminali”.

Alle ore 17:00, la conclusione dei lavori e i ringraziamenti a tutti partecipanti da parte del Preside della Facoltà di Economia Anna Morgante.

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