PESCARA – L’assessore alle Entrate Massimo Filippello ,nel corso della conferenza stampa convocata ieri per affrontare il tema del bilancio di previsioni e delle contrazioni nella spesa,ha detto che entro un mese verrà portato in Consiglio comunale il Piano finanziario della Attiva, entro settembre si avranno notizie nuove inerenti l’Imu, ma soprattutto per settembre verrà presentato in aula il nuovo bilancio di previsione. Un documento in cui non ci sarà alcun taglio nel settore sociale, a differenza di quanto sostenuto dal Pd qualche giorno fa: è vero che diminuiranno i trasferimenti dallo Stato di 430mila euro, ma quella somma verrà recuperata attingendo ad altri capitoli di bilancio, senza toccare alcuno dei servizi essenziali rivolti alla parte più fragile della popolazione.
Ha precisato Filippello:
alla vigilia della breve pausa di ferragosto occorre fissare dei punti fermi e degli step che ci saranno da qui a fine settembre e ottobre. Innanzitutto il termine ultimo per l’approvazione del bilancio di previsione è il 30 settembre, ma è mia opinione personale che, com’è accaduto lo scorso anno, si potrà arrivare a una proroga al 31 ottobre. Ma noi saremo comunque pronti con il documento che porteremo in aula entro il 30 settembre. Ovviamente ci sono dei passaggi propedeutici, ossia abbiamo già portato in Commissione Finanze il Regolamento Tares e, se non ci saranno ulteriori novità dal punto di vista parlamentare, come l’abrogazione della Tares e l’istituzione del Tributo unico, siamo pronti. E comunque sono certo che prima di ferragosto arriveranno delle indicazioni normative chiare. Poi: entro il 10-12 settembre porteremo in Consiglio comunale il Piano finanziario della Attiva, che è l’atto preliminare della delibera di determinazione delle tariffe Tares, determinate con tutte le modalità previste in funzione del costo totale del servizio. Subito dopo, in contemporanea, andrà in aula sia la determinazione delle tariffe, sia le eventuali modifiche sull’Imu, se ci saranno. Dunque si annuncia un settembre di fuoco ed è evidente che l’atto finale sarà l’approvazione del bilancio di previsione. Inoltre ricordiamo che Pescara non ha toccato l’Irpef comunale, fermo allo 0,8 per cento con una fascia di esenzione per i redditi sino a 15mila 050 euro e abbiamo l’aliquota Imu più bassa d’Italia proprio perché siamo contrati alle tasse. E questo nonostante anche Pescara, come altri Comuni d’Italia, debba fronteggiare il taglio dei trasferimenti da Stato e Regione determinati dalla Spending Review, pari a circa 3milioni 600mila euro, cui si aggiunge l’azzeramento del fondo sperimentale di riequilibrio, pari a 10milioni e mezzo di euro. E in sostituzione si sono inventati il fondo di solidarietà al quale tutti i Comuni devono contribuire in funzione delle maggiori entrate Imu, e per Pescara potrebbe tradursi in un salasso di 3milioni e mezzo o 4 milioni di euro. Ai tagli si è aggiunta l’armonizzazione dei principi contabili, per cui Pescara è stata inserita tra i Comuni sperimentali, per il quale oggi l’imputazione dell’accertato non si fa più per competenza, ma si fa la media dell’incassato sull’accertato. Da qui veniamo alla spesa per il sociale – ha proseguito l’assessore Filippello -: nel settore ci sono stati minori trasferimenti dallo Stato per 340mila euro rispetto allo scorso anno, ma non ci siamo mai sognati di confermare quei tagli per 340mila euro. E’ vero dunque che abbiamo minori disponibilità per 340mila euro, ma è anche vero che abbiamo ripristinato tutte le voci di spesa, ricordando che il Comune di Pescara è uno dei comuni che investe di più sul sociale, almeno 10milioni di euro l’anno. Dunque il Comune di Pescara tirerà la cinghia altrove e lascerà inalterati i finanziamenti del sociale. La giunta ha già preso coscienza di tale necessità e dunque, se non cambieranno ulteriormente le decisioni del Governo, effettueremo i tagli dovuti in altri settori, tranne che sul sociale: ad esempio ridurremo le spese per 150mila euro al Gabinetto del Sindaco, 1milione 150mila euro sul Personale, attraverso pensionamenti, 329mila euro nel settore Provveditorato e 1milione 400mila euro sui Tributi e affari generali. Non solo: la notizia dei giorni scorsi, sul presunto taglio di 460mila euro di spesa sul sociale, non tiene conto delle agevolazioni previste nel regolamento Tares e non tiene conto delle nuove iniziative già finanziate nel settore, come 100mila euro in più di compartecipazione alla realizzazione della Cittadella della Solidarietà; un incremento di 60mila euro del fondo minori; 41mila 879 euro stanziati per il progetto per l’assistenza delle persone affette da Sla e 13mila euro in pià per attività in favore di disabili e anziani. Complessivamente a oggi, tra azzeramento del fondo di solidarietà e istituzione del fondo sperimentale, il Comune di Pescara ha subito tagli per 20milioni di euro dallo Stato, eppure abbiamo comunque già riequilibrato il bilancio con la sua quadratura. A oggi potremmo temere un ulteriore taglio di risorse per 3milioni di euro che, all’occorrenza, affronteremo.